Emilio Gentile. Caporali tanti, uomini pochissimi

La storia secondo Totò 

Nel video Emilio Gentile, intervistato nel dicembre 2021, parla del suo libro Caporali tanti, uomini pochissimi. La storia secondo Totò, pubblicato da Laterza nel 2020. 

Totò è un personaggio triste e in particolare il film "Siamo uomini o caporali" è un film tristissimo, in cui c’è una visione della vita priva di qualsiasi speranza di emancipazione: l’uomo è condannato a questa distinzione tra chi ha il potere e ne abusa e chi è costretto a sottostare.  

Il principe Antonio de Curtis si avvaleva della maschera di Totò per raccontare la sua concezione della vita, tradotta attraverso una comicità dal fondo tragico: la tragedia era la vita senza speranza di redenzione, una lotta continua e discontinua, come lui la definiva, che finisce con la morte, la livella. Una concezione che ha a che fare con le idee del Qoelet, il libro più tragico della Bibbia, dove domina l’ingiustizia. 

L’improvvisazione di Totò era il risultato di una riflessione continua sulle amare verità della vita e guardare i suoi film può aiutare a pensare seriamente, ridendo, a cos’è la vita.  




Emilio Gentile è uno storico italiano (Bojano, Campobasso, 1946). Allievo di Renzo De Felice, ultimati gli studi universitari ha intrapreso sin da subito la carriera accademica. Nella sua prima significativa monografia ha analizzato il ruolo della rivista La Voce nel panorama culturale e politico dell’età giolittiana (La Voce e l’età giolittiana, 1972), per poi iniziare a studiare la nascita dell’ideologia fascista (Le origini dell’ideologia fascista, 1975) e la figura di B. Mussolini (Mussolini e La Voce, 1976). Nel corso degli anni Gentile ha approfondito in particolare le ricerche sul fascismo e ha dato alle stampe numerosi saggi sui temi della modernità, della nazione, del totalitarismo, del pensiero mitico e delle religioni della politica (tra cui si ricordano Il mito dello Stato nuovo del 1982 e Le religioni della politica del 2001). Grazie ai suoi studi ha vinto, tra gli altri, il premio Hans Sigrist dell’Università di Berna (2003) e (sulla scia del suo Italiani senza padri del 2011) l’onorificenza Renato Benedetto Fabrizi dell’Associazione Nazionale dei Partigiani d’Italia (2012). Tra le sue opere più recenti: Due colpi di pistola, dieci milioni di morti, la fine di un mondo. Storia illustrata della grande guerra (2014); entrambe nel 2016, Il capo e la folla. La genesi della democrazia recitativa e “In democrazia il popolo è sempre sovrano” Falso!; Mussolini e Lenin (2017); nel 2018, In Italia ai tempi di Mussolini. Viaggio in compagnia di osservatori stranieri e Ascesa e declino dell’Europa nel mondo: 1898-1918; Chi è fascista (2019); nel 2020, Quando Mussolini non era il Duce e Caporali tanti, uomini nessuno. Considerato anche a livello internazionale il massimo storico italiano del fascismo, Gentile è docente di Storia Contemporanea presso La Sapienza di Roma.