Olivier Roy. Laicizzazione e democrazia
Il processo di trasformazione del Medio Oriente
Nel video Olivier Roy, intervistato nel 2019 al Festival della Filosofia di Modena Persona, parla del processo di laicizzazione e di democratizzazione dei Paesi del Medio Oriente.
Dopo aver premesso che la laicità non va necessariamente a braccetto con democrazia e liberalismo, Roy afferma che, a partire dalla Rivoluzione iraniana, che ciò che sembrava un trionfo della politica islamica, col senno di poi si è rivelato una sconfitta dell’Islam, perché l’Iran è oggi è la società più secolarizzata di tutto il Medio Oriente. La gente non crede più nell’Islam ufficiale e il regime autoritario si serve dell’Islam sul piano ideologico, ma ha ucciso l’Islam come religione e questo accade ovunque, anche la Tunisia è un esempio evidente di questo fenomeno.
Olivier Roy è professore all’Istituto Universitario Europeo di Fiesole, dove è titolare della Cattedra Mediterranea al Robert Schuman Centre for Advanced Studies. È stato direttore di ricerca al Centre national de la recherche scientifique (CNRS), ha insegnato all’EHESS e all’Istituto di studi politici di Parigi (IEP). Ha lavorato come consulente al ministero degli Affari Esteri francese e all’Ufficio delle Nazioni Unite. Il suo ambito di ricerca comprende l’Islam politico e le religioni comparate. Tra le sue principali pubblicazioni in lingua italiana: Afghanistan. L’Islam Afghano dalla tradizione alla radicalizzazione talebana (871-2001) (Genova 2002); Global muslim. Le radici occidentali del nuovo Islam (Milano 2003); L’impero assente. L’illusione americana e il dibattito strategico sul terrorismo (Roma 2004); Islam alla sfida della laicità (Venezia 2008); Generazione ISIS. Chi sono i giovani che scelgono il Califfato e perché combattono l’Occidente (Milano 2017); La santa ignoranza. Religioni senza cultura (Milano 2017); L’Europa è ancora cristiana? Contro il nuovo nazionalismo (Milano 2019).
Dopo aver premesso che la laicità non va necessariamente a braccetto con democrazia e liberalismo, Roy afferma che, a partire dalla Rivoluzione iraniana, che ciò che sembrava un trionfo della politica islamica, col senno di poi si è rivelato una sconfitta dell’Islam, perché l’Iran è oggi è la società più secolarizzata di tutto il Medio Oriente. La gente non crede più nell’Islam ufficiale e il regime autoritario si serve dell’Islam sul piano ideologico, ma ha ucciso l’Islam come religione e questo accade ovunque, anche la Tunisia è un esempio evidente di questo fenomeno.
In tutto il Maghreb i riti pubblici sono sempre più spesso oggetto di contestazione, ad esempio il digiuno pubblico durante il Ramadan anche per i non credenti.Oggi sono tanti i musulmani che si definiscono atei, ed è una novità, alcuni si convertono al cristianesimo in modo “aperto”, non si nascondono più.
Tutto ciò si traduce in una richiesta di democrazia: in Algeria per esempio vent’anni fa la protesta per le strade aveva i connotati dell’Islam politico, radicale, oggi, invece, è per la democrazia.
Olivier Roy è professore all’Istituto Universitario Europeo di Fiesole, dove è titolare della Cattedra Mediterranea al Robert Schuman Centre for Advanced Studies. È stato direttore di ricerca al Centre national de la recherche scientifique (CNRS), ha insegnato all’EHESS e all’Istituto di studi politici di Parigi (IEP). Ha lavorato come consulente al ministero degli Affari Esteri francese e all’Ufficio delle Nazioni Unite. Il suo ambito di ricerca comprende l’Islam politico e le religioni comparate. Tra le sue principali pubblicazioni in lingua italiana: Afghanistan. L’Islam Afghano dalla tradizione alla radicalizzazione talebana (871-2001) (Genova 2002); Global muslim. Le radici occidentali del nuovo Islam (Milano 2003); L’impero assente. L’illusione americana e il dibattito strategico sul terrorismo (Roma 2004); Islam alla sfida della laicità (Venezia 2008); Generazione ISIS. Chi sono i giovani che scelgono il Califfato e perché combattono l’Occidente (Milano 2017); La santa ignoranza. Religioni senza cultura (Milano 2017); L’Europa è ancora cristiana? Contro il nuovo nazionalismo (Milano 2019).