Paolo Ercolani. Contro le donne

Storia e critica del più antico pregiudizio

Nel video Paolo Ercolani, intervistato nel 2019, in occasione del Festival della Filosofia di Modena Persona, parla del suo saggio Contro le donne. Storia e critica del più antico pregiudizio, pubblicato da Marsilio nel 2016. 

Si tratta del pregiudizio più antico e più diffuso della storia, la donna è stata sempre vista come causa di guerre e maledizioni, si pensi solo a Eva e a Elena di Sparta, che oggi si è trasformato anche nel pregiudizio più pericoloso, perché è diventato quasi un senso comune inespresso: troppi, senza ammetterlo esplicitamente come in passato, sono convinti nel fondo di loro stessi che l’uomo abbia una marcia in più rispetto alla donna. 

Il matriarcato appartiene più ad una dimensione mitologica che storica, per cui il rapporto di forza originario tra l’uomo e la donna, che è il rapporto di forza fisico, ha da sempre prodotto una società in cui gli uomini hanno maggiore rilevanza.

Se è vero che Platone diceva che la donna poteva essere educata come un uomo, questo poteva per il filosofo greco avvenire solo a condizione di spogliarla completamente della sua femminilità. Una società evoluta dovrebbe concepire, invece, un mondo in cui le donne abbiano la stessa considerazione, oltre che gli stessi diritti, degli uomini conservando le caratteristiche specifiche della loro femminilità.  


Paolo Ercolani insegna Filosofia dell’educazione, Storia della filosofia e Teoria e tecnica dei nuovi media presso l’Università di Urbino. Si occupa di liberalismo e del passaggio epocale dalla società industriale a quella in Rete. Scrive per varie testate, tra cui “L’Espresso” e ha collaborato con “la Lettura” del “Corriere della Sera” e con Rai Educational Filosofia. Fondatore e membro del comitato scientifico dell’Osservatorio filosofico, è autore di vari articoli e libri, tra cui, Il Novecento negato. Hayek filosofo politico (Perugia 2006); System Error. La morte dell’uomo nell’era dei media (Perugia 2007); La storia infinita. Marx, il liberalismo e la maledizione di Nietzsche (Napoli 2011); L’ultimo Dio. Internet, il mercato e la religione stanno costruendo una società post-umana (Bari 2012); Qualcuno era italiano. Dal disastro politico all’utopia della Rete (Milano 2013); Contro le donne. Storia e critica del più antico pregiudizio (Venezia 2016) e Figli di un io minore. Dalla società aperta alla società ottusa (Venezia 2019).