Aldo Stella. Le origini del pensiero filosofico 

L'infinito di Anassimandro 

Nel video Aldo Stella parla delle origini della filosofia greca, soffermandosi in particolare sul pensiero del filosofo ionico Anassimandro (610 - 547 a.C.). 

I filosofi presocratici di indirizzo naturalistico hanno individuato il principio (arché) di tutte le cose in un elemento (stoicheion) naturale (acqua, aria, ecc.) perché ritenevano che in esso la molteplicità potesse trovare l'elemento accomunante e unificante, tale da rendere le cose del mondo una "Totalità", un "insieme organico di elementi". Se non che, l'elemento non può fungere da autentico principio, perché per porsi esso presuppone il sistema, che a sua volta presuppone il principio, all'infinito. 

Autentico principio è solo il fondamento, il quale può fondare ogni altro da sé perché è in grado di fondare sé stesso. Le cose del mondo, cioè le molteplici de-terminazioni, non sono in grado di legittimarsi. 


Ciascuna, infatti, è tale perché de-limitata, cioè circoscritta da un limite, il quale presenta due facce indisgiungibili: una che guarda verso ciò che è limitato (verso A) e una che guarda verso ciò che è limitante: (verso non-A). Ciò dimostra che ogni identità empirica è insufficiente a sé stessa e per porsi necessita di riferirsi ad altra identità empirica: all'infinito. Se non è sufficiente a sé ciascuna determinazione, non lo è nemmeno il sistema che tutte le contiene. 

Di qui la necessità di un fondamento che emerga oltre il sistema e che non sia, pertanto, de-limitato, finito. Anassimandro definisce "apeiron" questo fondamento, perché appunto "senza limite", senza coercizione che lo riduca a finito. Proprio perché non abbisogna di altro, non essendo limitato, l'apeiron costituisce l'autentico fondamento: fondando sé, esso è in grado di fondare ogni altro da sé. 


Parmenide riprenderà tale concetto e parlerà dell'essere, inteso come assoluto (ab-solutus), cioè sciolto da limiti, relazioni ad altro.

Aldo Stella è laureato in Medicina e in Filosofia, perfezionato in Filosofia e ha conseguito l'abilitazione a Professore Ordinario di Filosofia teoretica. È stato vicedirettore del Centro di ricerche teoretiche dell'Università di Padova, diretto da G.R. Bacchin, e ha insegnato presso l'Università di Urbino fino al 2010. Attualmente insegna presso l'Università degli Studi di Perugia e l'Università per Stranieri di Perugia. È direttore della Rivista di filosofia teoretica "Cum-Scientia. Unità nel dialogo". Ha pubblicato una ventina di monografie e un centinaio di articoli per Riviste nazionali e internazionali.