Cesare Moreno. Sic Est

Una nuova narrazione delle periferie 

L’idea di questo documentario è nata dalla maestra di strada, educatrice e psicologa Filomena Carillo e dal docente e documentarista Flavio Ricci, che ne ha curato  la regia.  Si raccontano le storie di giovani della zona est di Napoli che diventa metafora universale della periferia, non solo come emarginazione fisica e geografica, ma anche come stato d’animo. Un luogo della mente che attraverso l’arte, i legami umani riesce a liberarsi, a sprigionare sogni e a concedersi nuove possibilità. 
I giovani protagonisti del film, tutti adolescenti o poco più, frequentano da anni i laboratori territoriali di Maestri di Strada, e raccontano in presa diretta le loro passioni e desideri, vogliono avere risorse e opportunità per realizzarsi, crescere, provare a cambiare il mondo partendo da quello che li circonda. Non vogliono più sentir dire “si trovava al momento sbagliato, nel posto sbagliato” e pensare al Lotto “O” che tutti chiamano “Zero” come un luogo dove “nulla inizia e nulla finisce”. 

Abbiamo misurato l’impatto sociale del nostro progetto su dodici ragazzi, che nelle loro diverse posizioni nei confronti del quartiere, hanno dimostrato di avere veramente maturato una coscienza nuova. Qualcuno si era già mezzo perso per strada e magari alcuni vivono ancora situazioni molto difficili, ma il nostro progetto è  la prova che i cosiddetti “ragazzi a rischio”, i ragazzi emarginati, in realtà hanno una consapevolezza e una capacità di rappresentarsi che è pari a quella di tanti altri loro coetanei se non addirittura superiore. 
Cesare Moreno 

Il problema dei ghetti è soprattutto un problema narrativo, i ricchi dipingono queste zone come zone selvagge, fuori dalla vita civile, luoghi da evitare e questo condiziona negativamente anche gli abitanti di queste periferie. 
Cesare Moreno

Si chiama lotto zero perché qui le cose non possono cominciare, possono solo finire 
Lucia 

Si può cambiare veramente solo quando queste periferie prendono la parola, quando riescono ad essere presenti sulla scena pubblica con le proprie parole. Il  lavoro educativo che fanno i Maestri di strada, ma anche molte associazioni è quello di dare voce alla vita delle persone, il documentario Sic Est è la dimostrazione del fatto che i ragazzi che prendono la parola diventano dei campioni dell’emancipazione: il problema è come io mi descrivo come io considero me stesso, poi dopo viene anche quello che gli altri dicono di me, ma se io non sono sufficientemente forte da affermare la mia identità il giudizio degli altri finisce per avvilirmi ulteriormente e farmi cadere in depressione. Il punto decisivo è la consapevolezza di avere tutti la stessa dignità. 
Cesare Moreno  

La periferia è l’adolescenza della città e per questo potrebbe fare da traino alla città intera, perché in periferia si realizzano, come nell’adolescenza, cose tumultuose, ma estremamente autentiche e creative, che possono essere molto importanti per dare significato alla convivenza civile. Uno dei nostri punti fondamentali è il progetto di  rigenerazione urbana, che non consiste nell’aggiungere cemento al cemento già esistente, ma nel dare nuovi significati alle cose esistenti. Il documentario Sic Est riesce a dare un significato nuovo a strutture architettoniche altrimenti prive di significato. 
Cesare Moreno