Lina Bolzoni. Poeti e scrittori del pieno e del tardo Rinascimento 

L'esplorazione di nuovi territori e le testimonianze di un lettore appassionato

Nel video la storica della letteratura italiana Lina Bolzoni parla della lezione, Poeti e scrittori del pieno e del tardo Rinascimento: l’esplorazione di nuovi territori e le testimonianze di un lettore appassionato, che ha tenuto al convegno internazionale di studi Croce e la cultura del Rinascimento, organizzato dalla Fondazione Biblioteca Benedetto Croce, in collaborazione con l’Istituto italiano per gli studi storici, il 30 marzo 2023.
Poeti e scrittori del pieno e del tardo Rinascimento è un’opera fondamentale di Benedetto Croce, che dimostra la sua incredibile curiosità, la sua capacità di allargare i confini della nostra letteratura, di fare delle scoperte. 

C’è un’immagine molto bella citata nell’introduzione che è quella del palombaro: il critico è come un palombaro che scende nelle profondità del mare e ne tira fuori dei segreti sconosciuti. Così Croce in quest’opera riporta alla luce e ripropone ai lettori opere sconosciute o dimenticate della nostra letteratura cinquecentesca, che poi sono diventate patrimonio comune.  

Croce è molto critico verso i bibliofili che comprano libri ma non li leggono, così come è molto critico verso gli studiosi che disprezzano un autore solo perché non lo conoscono. 

Poeti e scrittori del pieno e del tardo Rinascimento è un’opera in cui c’è anche il gusto dell’erudito, che non è però fine a se stesso. Croce ha sempre grande attenzione nei confronti del tempo presente e pertanto, la sua idea è di ridarci una visione del Rinascimento molto più ricca, ricucendo i fili tra il Rinascimento, il Risorgimento e il presente. Lui scrive questi saggi in uno dei periodi più bui della nostra storia e questo lavoro, da una parte lo aiuta ad affrontare la malinconia del presente, ma ha anche un significato etico perché Croce restituisce all’Italia del presente una visione del passato più ricca in cui si può ricominciare ad avere speranza. 

Riscoprire dei versi di poesia molto belli è per lui come ritrovare un fiore nel deserto. Croce cita la famosa frase dello studioso tedesco Aby Warburg, che diceva che Dio è nel dettaglio e allora il fiore della poesia, che nasce magari nel deserto, dove non ce lo aspetteremmo mai, è come il dettaglio in cui si rivela Dio. 


Lina Bolzoni è professore emerito di Letteratura italiana alla Scuola Normale Superiore di Pisa e Global Distinguished Professor a New York University.  Fa parte del consiglio scientifico dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana, è socia nazionale della Accademia dei Lincei, fellow della British Academy, socia straniera dell’Académie des inscriptions et belles Lettres, membro dell’American Philosophical Society. Fra i suoi libri, tradotti in diverse lingue, si segnalano: La stanza della memoria (Einaudi 1995); La rete delle immagini. Predicazione in volgare dalle origini a Bernardino da Siena (Torino 2002, Premio Viareggio);  Il cuore di cristallo. Ragionamenti d'amore, poesia e ritratto nel Rinascimento (Einaudi  2010);  Una meravigliosa solitudine. L'arte di leggere nell'Europa moderna (Torino 2019, Premio De Sanctis per un saggio innovativo). 
Ha curato per Adelphi L’idea del theatro di Giulio Camillo e per l’Istituto della Enciclopedia italiana La Commedia di Dante nello specchio delle immagini (Roma 2021). Collabora al supplemento libri del Sole 24 ore.