Giacomella Orofino. La felicità e il buddismo

La conoscenza e l'amore universale


Nel video Giacomella Orofino, intervistata nel dicembre del 2023, parla della concezione della felicità nella cultura buddista. 


Per il buddismo è fondamentale la consapevolezza che la vita è dolore, ma che questo dolore può essere superato.

Dal momento che nulla permane, tutto ciò a cui ci si attacca è fonte di dolore, la causa del dolore è l'attaccamento alle cose, che deriva dall'attaccamento a se stessi e la via d'uscita è un processo di conoscenza che inizia dalla corretta visione delle cose.

La consapevolezza ci permette un rapporto con l’esistenza più consapevole distaccato, ma la vera meditazione buddista conduce ad un trascendimento, è una pratica spirituale che porta ad una presenza costante nella realtà ultima. 

L'amore universale, l’amore verso gli altri è una pratica fondamentale del buddismo. Il grande mistico buddista medievale Śāntideva diceva che tutta la felicità del mondo nasce dal desiderio di gioia per gli altri, mentre tutto il dolore del mondo nasce dal desiderio di gioia per se stessi.  


Giacomella Orofino è professoressa di Civiltà e religioni indo-tibetane e presidente del Centro di Studi sul Buddhismo presso l’Università di Napoli “L’Orientale”. È inoltre socio dell’International Association of Buddhist Studies e dell’International Association of Tibetan Studies. Nelle sue ricerche accompagna l’indagine filologica allo studio storico-religioso delle tradizioni indo-tibetane, con particolare attenzione per la religione Bon e le dottrine esoteriche del buddhismo tibetano. Ha curato l’edizione italiana di testi della tradizione buddhista indiana e tibetana (Naropa) e partecipa al progetto internazionale di traduzione del canone buddhista tibetano “Buddhist Literary Heritage Project”. Ha curato la pubblicazione di: Discoveries in Western Tibet and the Western Himalayas (et al., Leiden-Boston 2007); Ponti magici. Buddhismo e letteratura occidentale (et al., Napoli 2009); Psicoanalisi e Buddhismo (Napoli 2012); Elisir mercuriale e immortalità. Capitoli per una storia dell’alchimia nell’antica Eurasia (et al., Pisa-Roma 2015).