Costantino Esposito. Filosofia e scienza
"L'inaggirabile" della natura
Heidegger diceva che «La scienza non pensa», intendendo che la scienza pensa soltanto l’ente, cioè che la scienza deve misurare e organizzare tecnicamente il mondo, ma il cuore pulsante di ogni impresa scientifica è qualcosa che rimane nascosto, è l’inaggirabile, ad esempio, per la fisica, l'inaggirabile è che cosa vuol dire natura.
La fisica quando misura non pensa l’essere della natura, anche se spesso lo identifica affrettatamente con ciò che è misurabile, eppure tutta la fisica non potrebbe funzionare se al suo interno non vibrasse, anche se nascostamente, questa precomprensione originaria che permette poi anche di misurare.
Costantino Esposito è professore ordinario di Storia della Filosofia all’Università di Bari Aldo Moro. Ha lavorato sul pensiero di Heidegger, Kant e Suárez. Oltre a diverse monografie e a numerosi saggi pubblicati in Italia e all’estero, ha curato l’edizione italiana delle Lezioni di filosofia della religione di I. Kant (Bibliopolis, Napoli 1988), delle prime tre Disputazioni metafisiche di F. Suárez (nuova ed. Bompiani, Milano 2007) e della kantiana Critica della ragion pura (Bompiani, Milano 20072). Dal 2001 è direttore (insieme a P. Porro) dell’Annuario internazionale di storia della metafisica «Quaestio». Sempre con P. Porro è autore di un manuale di filosofia per i Licei (ultima edizione: I mondi della filosofia, in 3 voll., Laterza, Roma-Bari 2016). Tra i suoi ultimi lavori: Introduzione a Heidegger (il Mulino, Bologna 2017), Il nichilismo del nostro tempo. Una cronaca (Carocci, Roma 2021, già tradotto in diverse lingue) e la cura del volume collettaneo Il nichilismo contemporaneo. Eredità, trasformazioni, problemi aperti (Studium, Roma 2024).