Costantino Esposito e Antonio Lombardi. Il nichilismo contemporaneo
Eredità, trasformazioni, problemi aperti
L’idea che ha innescato questa raccolta di studi sul nichilismo contemporaneo non era tanto quella di “spiegare” questo fenomeno nelle sue cause e nelle sue conseguenze, bensì quella di riaprire nuovamente il problema che è il nichilismo stesso. Considerando cioè le questioni che esso solleva, le crisi da cui nasce o che produce, le sfide che continua a porci. Perciò si è cercato di rintracciare gli interrogativi che restano al fondo, spesso nascosti, nelle diverse soluzioni nichiliste che segnano la condizione umana del nostro tempo. Con la scelta, rischiosa ma inevitabile, di considerarci tutti in certo modo partecipi di questo fenomeno – ossia di questo “problema” –, anche coloro che dottrinalmente o moralmente sarebbero piuttosto dei convinti anti-nichilisti. E questo non certo per enfatizzare o estendere oltre misura questa posizione culturale, ma piuttosto per cercare di comprenderla dall’interno della stessa esperienza, come una possibilità continuamente incombente nell’esistenza umana, e anche come una via per riconoscere ciò che nichilismo non è. Il libro vuole mettere in questione entrambe le interpretazioni correnti del nichilismo, sia quella di coloro che lo combattono come un fenomeno di perdita dei valori tradizionali, sia quella di coloro che lo salutano invece come un momento di emancipazione della società e della cultura. Ai nostri occhi il nichilismo è piuttosto una questione che tutti dobbiamo affrontare, attraversare e oltrepassare: e per questo non basta censurarlo o all’inverso enfatizzarlo, ma bisogna porsi piuttosto all’altezza della sua sfida. A ben guardare, infatti, nel nostro tempo esso non indica più solo una crisi, ma anche una chance, una possibilità per porre di nuovo la domanda più importante, quella sul senso del nostro stare al mondo
Il nichilismo dalla titanica lotta dell’io contro i valori ormai decadenti, di cui parlava Nietzsche, si è trasformato in un annientamento della domanda sul senso dell’essere e quindi paradossalmente non è più un caos, ma un ordine di cui non ci chiediamo più il senso.
Antonio Lombardi
Di fronte a un mondo che ha dimenticato la domanda sul senso dell’essere si cerca, attraverso tecniche di costruzione culturale, di ritessere quel senso senza il quale noi stessi non riusciremmo a vivere, pur nello stesso nichilismo.
Antonio Lombardi
Il nichilismo è il regime del calcolo, dell’ordine, della tecnica dispiegata a livello planetario, tutto deve essere rimesso nella sua casella indipendentemente dal problema del senso e quindi è il regno ideale dell’ordine senza un senso, non è il regno del nulla. Paradossalmente il nichilismo del nulla non sa nulla, non comprende il problema del nulla. Tutto è al suo posto, ma manca l’enigma del senso.
Costantino Esposito
Bisogna prendere sul serio il fatto che noi siamo al mondo, ponendo sempre la domanda irriducibile sul perché, che è il cuore della nostra libertà: noi siamo veramente liberi perché abbiamo la possibilità di cercare il senso, non un senso inventato da noi, ma un senso che la realtà stessa ci attesta.
Costantino Esposito
Costantino Esposito è Ordinario di Storia della filosofia e Storia della metafisica presso l’Università di Bari Aldo Moro e l’Istituto di Studi Filosofici dell’Università della Svizzera Italiana a Lugano. Il suo libro Il nichilismo del nostro tempo. Una cronaca (2021, tradotto in diverse lingue) ha proposto l’ipotesi interpretativa che viene verificata e discussa nella presente raccolta di studi
Antonio Lombardi è ricercatore in storia della filosofia presso l'Università di Bari. Si è occupato del rapporto tra filosofia hegeliana ed evoluzionismo, dell'eredità moderna e contemporanea dell'averroismo e di filosofia italiana. Attualmente sta lavorando sulla storia filosofica dell'intelligenza, dai dibattiti ottocenteschi a quelli odierni sull'IA.