Marcello Foa. La società del ricatto
E come difendersi
Qualcosa non va nella nostra società, è come se un virus misterioso fosse entrato nel nostro corpo. Un virus subdolo che ci colpisce in modo sottile, progressivo, quasi invisibile. Non ci uccide ma rovina la nostra esistenza, svuota i nostri valori senza che ce ne rendiamo conto, perché quasi nessuno lo identifica come un male sistemico. Quando ci colpisce tendiamo a considerarlo episodico e talvolta non siamo nemmeno capaci di individuarlo, quindi tendiamo a subirne le conseguenze come se fosse una fatalità. Eppure è un virus tutt’altro che raro, tutt’altro che episodico bensì vieppiù diffuso, fino a diventare sistemico. Nei casi più gravi di contagio, si manifesta a tutti i livelli, dalla macro-realtà delle relazioni internazionali, alla micro-realtà del nostro mondo privato, affettivo e familiare. Quel virus ha un nome: si chiama «cultura» del ricatto. Sì, siamo diventati anche, purtroppo, la società dei ricatti.
Questo saggio non vuole essere solo di denuncia. Ce ne sono tanti e anche molto meritevoli. Ma con il passare degli anni mi sono reso conto che limitarsi a descrivere le nefandezze di questo mondo, seppur animati dalle migliori intenzioni e da una sana indignazione, provoca sovente l’eterogenesi dei fini: abbassa le frequenze anziché alzarle, e può condurre a una disperata rassegnazione sociale, rispetto a un mondo così brutto da non meritare di essere vissuto serenamente. Io, invece, confido di suscitare non rabbia ma qualcosa di più raffinato, costruttivo e possibilmente duraturo: una presa di coscienza del problema, a cui potrebbe seguire un ragionevole percorso di speranza e di riscatto.
I veri cambiamenti, che nelle nostre intenzioni devono essere positivi, avvengono quando poggiano su una solida e imperitura consapevolezza, la quale deve poter condurre all’azione, a una possibile correzione di rotte, ovviamente nel novero delle nostre possibilità, e dunque in primis nelle sfere personale e professionale.
Come scriveva Goethe, «niente accade di irragionevole che l’intelligenza o il caso non possano riportare sulla retta via». E la retta via, ossia l’antidoto alla società dei ricatti, non può che essere quella che persegue senza retorica, senza falsità e sempre nell’autenticità il Bene, per la collettività e per noi stessi.
Marcello Foa è giornalista, scrittore e docente universitario. Conduce Giù la maschera su Rai Radio 1 e insegna comunicazione ai master ALMED dell’Università Cattolica e all’Università della Svizzera italiana. È Consigliere d’amministrazione del Teatro alla Scala e di Azimut Holding. È stato presidente della Rai dal 2018 al 2021 e ha diretto il Gruppo Corriere del Ticino. Per le nostre edizioni ha pubblicato tre saggi di grande successo: Gli stregoni della notizia (2006), Gli stregoni della notizia. Atto secondo (2018) e Il sistema (in)visibile (2022). Ha pubblicato anche due romanzi con Piemme.