Festival Popsophia ad Ancona

Festival Popsophia ad Ancona

XIV edizione

21 Mar 2024 > 24 Mar 2024
Festival Popsophia ad Ancona
Da 21 al 24 marzo Ancona ospiterà la quattordicesima edizione del Festival Popsophia, grazie al contributo del Comune e della Regione Marche. La prestigiosa Mole Vanvitelliana di Ancona diventa il cuore del festival nazionale della pop filosofia diretto da Lucrezia Ercoli.

Poposophia è un appuntamento che negli anni ha consolidato un numeroso pubblico di appassionati e il 2024 segna una svolta progettuale che lo amplia in più tappe durante l’anno e che fa di Ancona il momento più importante. 

Lucrezia Ercoli:

L’arrivo ad Ancona per il festival Popsophia segna l’inizio di una nuova stagione. L’appuntamento di marzo diventa punto di partenza per un laboratorio permanente sui temi della popsophia che procederà tutto l’anno. La Mole Vanvitelliana non è soltanto una location unica in Italia ma è stata d’ispirazione per la nuova mostra della galleria virtuale, dedicata ai rapporti tra geometria e filosofia. La pianta dell’edificio progettata dall’architetto Luigi Vanvitelli è infatti un pentagono perfetto e da questo siamo partiti per giocare con nuove tecnologie e pensiero filosofico. 


Il tema scelto per questa nuova edizione è Lo spettacolo del male, una riflessione scomoda e necessaria per raccontare il nostro contemporaneo

Tre rassegne dedicate a cinema, serie tv e nuovi linguaggi, tre spettacoli filosofico-musicali inediti, laboratori di filosofia dedicati a bambini e adulti, e una mostra, Pentagon, nella galleria virtuale di Popsophia MeGa per entrare all’interno dei misteri della perfezione della matematica. 

Perché il male ci affascina? È questa una delle domande che articoleranno riflessioni e interventi da parte di filosofi ed esperti di cinema, musica e serialità televisiva. Popsophia affronta così la sfida di raccontare la parte più oscura del mondo che abitiamo quotidianamente per provare a capire se, e in che modo, ci difendiamo, lo elaboriamo, lo respingiamo.

Il festival sarà articolato, come sempre, in una serie di appuntamenti pomeridiani con giornalisti, scrittori, docenti e filosofi, che contribuiranno alla narrazione sul tema scelto con speech inediti e philoshow serali: gli spettacoli filosofico musicali nei quali la filosofia si fa musica con le esecuzioni live di brani del repertorio nazionale e internazionale suonati dalla band di Popsophia, la Factory. 

Tra le novità di quest’anno anche la presenza di laboratori filosofici in collaborazione con l’associazione Sophratica che proporrà in ogni giornata del festival workshop e pratiche filosofiche dedicati a varie fasce di età, dai bambini e ragazzi agli adulti, alle 17.30 e alle 19.30.

Torna, inoltre, l’appuntamento con l’arte e la mostra nella galleria virtuale e modulare MeGa: Pentagon, titolo che richiama lo spazio fisico della Mole, dalla pianta pentagonale, e che condurrà lo spettatore all’interno di un affascinante mondo fra le divine proporzioni, a cavallo fra umanesimo, matematica e nuove tecnologie 

“Il voyeurismo dell’occhio terrorizzato dell’immagine del 2024 è ispirato a un episodio raccontato da Platone nel IV libro della Repubblica – spiega Lucrezia Ercoli - un uomo passava vicino ai corpi senza vita dei giustiziati dal boia e “provava desiderio di vedere, ma insieme non tollerava quello spettacolo”. Alla fine, vinto dal desiderio, guarda lo spettacolo macabro che lo attraeva e allo stesso tempo lo ripugnava. Perché continuiamo a nutrirci di questo spettacolo? Il festival usa le armi della pop filosofia per riflettere sul nostro essere compulsivi “consumatori di malvagità” attraverso il cinema, le serie tv, la musica e i nuovi media. Un viaggio nella crudeltà che non ci consentirà di fuggire da noi stessi”. 

Sarà giovedì 21 marzo alle 18 l’anteprima del Festival che inaugura con il vernissage della mostra Pentagon nella sala Boxe della Mole.  Intervengono: Viviana Caravaggi, Evio Hermas Ercoli e Roberto Cresti.  Alle 21.15 si terrà la presentazione del programma al pubblico con Michele Capuano che affronterà il tema del male tra moda e design e la direttrice artistica Lucrezia Ercoli che presenterà in anteprima il suo nuovo libro edito da Ponte alle Grazie e dedicato al tema di quest’anno. A impreziosire la serata di apertura l’incursione musicale dell’artista, scrittore e musicista Ivan Talarico. 

Venerdì 22 marzo: il festival entra nel vivo con i 3 incontri pomeridiani a partire dalle ore 18 inseriti all’interno delle tre rassegne: Philofiction, Cinesophia e Mediascape. Ospiti della prima giornata Alice Valeria Oliveri sulla spettacolarizzazione della morte nella tv del trash per spiegare cosa succede quando l'intrattenimento popolare e generalista si incrocia con la morte, dal Grande Fratello alle trasmissioni di Barbara D'Urso. L’analisi di Salvatore Patriarca (ore 18.30) esplora invece il male come scelta attraverso filosofia, cinema e televisione, passando dai malvagi "classici", da Giuda a Vito Corleone, per arrivare ai moderni Joker, Dexter e Walter White di Breaking Bad. Chiude la terna pomeridiana Eugenio Radin (alle ore 19) che offre la sua riflessione sul terreno delle argomentazioni online, ravvisando il “male” nel combattere anziché dibattere.  Alle 21.15 il primo dei philoshow dal titolo “Il male del nostro tempo. Nichilismo, scontentezza, canzonette”, con ospite Marcello Veneziani. Uno spettacolo inedito dove la musica sarà il viatico per indagare le insidie della vuota insoddisfazione e il corto circuito per il quale le canzoni, da momenti di svago leggero invece possono parlare di nichilismo e “voglia di niente”. Un viaggio nella musica “leggera” da Modugno a Luigi Tenco, da Vasco Rossi a Califano, fino ai contemporanei Colapesce e Di Martino. 

La giornata di sabato 23 marzo sarà dedicato alle distopie e all’intrattenimento ad alta tensione proposto da serie tv del genere crime, ma anche alla narrazione dei conflitti in atto. Ad aprire la rassegna Philofiction due esperti di serie tv come Diego Castelli e Marco Villa (ore 18) che affronteranno il tema del male nella serialità prodotta negli ultimi 20 anni: da Breaking Bad a Dexter e Succession. A seguire (18.30) Gennaro Carillo, docente di Storia del pensiero politico all’Università di Napoli offrirà una riflessione sulla politica dominante contemporanea afflitta da cospirazionismo, post verità. Un topos che il cinema ha saputo confezionare per offrirlo al pubblico attraverso il grande schermo. In chiusura, alle 19, Davide Bennato affronta lo studio sulla narrazione della guerra attraverso i nuovi media, un tentativo di andare oltre la dicotomia tra un mondo costruito sui fatti e un mondo edificato sulle sue interpretazioni.  Alle 21.15 il philoshow serale raccoglierà tutte le suggestioni prodotte nella giornata in uno spettacolo ai confini del reale dedicato alle distopie: “Il peggiore dei mondi possibili” ideato e condotto da Lucrezia Ercoli, con ospite il divulgatore scientifico Michele Bellone. Un viaggio musicale e filosofico fra immaginari diventati leggendari: da 1984 di George Orwell ad Arancia Meccanica, da Brazil a Black mirror. Immaginari in cui dalla paura per il controllo e la compressione delle libertà si passa a quella per la tecnologia in grado di risucchiare l’umanità creando un mondo post apocalittico. 

L’ultima giornata del festival vede protagonisti Oriana Binik, Alessandro Beretta ed Eleonora Caruso. Attraverso i loro interventi pomeridiani alla Sala Boxe verranno sottolineati ulteriori aspetti del lato oscuro della società e del piacere provato di fronte alla spettacolarizzazione dell’orrore. “Dal true crime al dark tourism” il titolo dell’intervento di Oriana Binik, sociologa e criminologa che spiegherà quando e perché possiamo definire “sublime” il crimine e la fascinazione per la violenza (ore 18). Aspetti analoghi verranno scandagliati nel cinema dallo scrittore e giornalista Alessandro Beretta (18.30) per la rassegna Cinesophia, con l’intervento dal titolo “Verrà il male e avrà i tuoi occi. Da Arancia meccanica a La casa di Jack (Von Trier)”, mentre a concludere (alle 19) Eleonora Caruso affronterà il tema quanto mai attuale della “moderazione” dei commenti nei social, fra haters e video di violenza e politicamente scorretto. Alle 21.15 la serata conclusiva di Popsophia 2024 con un concerto di musica e parole, alla scoperta delle radici filosofiche del rock, delle vite e dei brani di autori diventati leggende, ma che hanno  bruciato le proprie vite fra eccessi, ricerca dell’altrove e male di vivere. Simpathy for the devil è il titolo dello spettacolo tratto dall’omonimo brano dei Rolling Stones che con la guida sapiente di Carlo Massarini che condurrà il pubblico nei meandri della mente e del cuore di straordinari artisti come Janis Joplin, Amy Winehouse, Brian Jones, Jim Morrison. 

Programma completo: popsophia