Carlo Sgorlon: l'amore per il Friuli

Il ritratto di uno scrittore radicato nella sua terra

Carlo Sgorlon, scrittore e narratore friulano, racconta la sua terra, l'ispirazione per i suoi libri e come il Friuli è cambiato nel corso degli anni. Il paesaggio friulano, le case, il fiume, il castello, i vigneti fanno da sfondo all'intervista. La sua prima opera è Il vento nel vigneto, scritto nel 1960 ed edito in dialetto friulano circa dieci anni dopo. Tra le tematiche ricorrenti nei suoi racconti l’angoscia, la nevrosi, l'inafferrabilità del reale. In questo filmato viene ripercorsa la sua biografia.

Io credo che tutta la mia narrativa possa essere definita ecologica perché c'è sempre il tema della natura e del rapporto dell'uomo con la natura.  

Carlo Sgorlon nasce a Cassacco in provincia di Udine il 26 luglio 1930. Studia alla Scuola Normale Superiore di Pisa, dove si laurea in Lettere con una tesi su Franz Kafka. Si trasferisce in Germania per la specializzazione, che consegue a Monaco di Baviera. Insegna Lettere alla scuola secondaria e scrive i suoi romanzi.
Sposato con Edda Agarinis, Sgorlon si trasferisce ad Udine dove vive per tutto il resto della propria vita.I suoi romanzi hanno per tema la vita contadina friulana con i suoi miti, le sue leggende e la sua religiosità, il dramma delle guerre mondiali e delle foibe, le storie degli emigrati, le difficili convivenze delle varie etnie linguistiche; spesso proprio il passato e le radici rappresentano per Sgorlon gli unici elementi risananti del mondo. Ha vinto oltre quaranta premi letterari, tra cui: Il Supercampiello (due volte), Lo Strega e il Premio Chiara alla carriera. Muore il giorno di Natale del 2009.