Di qua dal paradiso di Francis Scott Fitzgerald secondo Francesco Piccolo

La scoperta della lettura

Francesco Piccolo: "Di qua dal paradiso è stato il primo libro di Fitzgerald che ho letto: non solo mi ci sono ritrovato ma, leggendolo, ho anche pensato, chissà forse posso scrivere anch'io". Esordio letterario di Francis Scott Fitzgerald, esce nel 1920 e racconta di Amory Blaine, studente di Princeton in cui si rispecchiamo le aspirazioni dei giovani americani negli anni della prima guerra mondiale. Questo l'inicipit del libro:

Amory Blaine ereditò dalla madre ogni tratto, tranne quei pochi sparsi e indefinibili che lo resero di qualche valore. Il padre, inefficiente e disarticolato, con una predilezione per Byron e l'abitudine di sonnecchiare sopra l'Enciclopedia britannica, divenne ricco a trent'anni grazie alla morte di due fratelli maggiori, agenti di cambio di successo a Chicago, e spinto dalla prima sensazione che il mondo gli appartenesse si recò a Bar Harbor dove conobbe Beatrice O'Hara.

Franci Scott Fitzgerald, nato nel 1896 in Minnesota, studia a Princeton prima di spostarsi a New York per inseguire il successo letterario. Il suo esordio, Di qua dal paradiso (1920), e il matrimonio con Zelda Sayre, con cui forma una delle coppie più rappresentative dell’età del jazz, lo rendono una celebrità nazionale. Nel 1924 si trasferisce sulla Riviera francese, dove completa Il grande Gatsby (1925) e inizia Tenera è la notte, che porterà a termine con molte difficoltà solo nel 1934. Muore a Los Angeles nel 1940 dopo una breve esperienza come sceneggiatore a Hollywood. Lascia un romanzo incompiuto, L’amore dell’ultimo milionario (uscito postumo nel 1941) e un corpus di racconti tra i più rilevanti e variegati della letteratura statunitense.