Ettore Bernabei e Sergio Lepri, Permesso, scusi, grazie
Il nostro Novecento
Definito “un libro sul giornalismo come cemento delle amicizie che durano” da Stefano Folli, Permesso, scusi, grazie, il libro di Ettore Bernabei e Sergio Lepri pubblicato da Eri, ricostruisce la storia del nostro paese dagli anni venti a oggi. Bernabei lo ha scritto a 93 anni, Lepri a 95. Nati a Firenze nella stessa via, i due hanno lavorato insieme al Giornale del Mattino di Firenze, l’uno come direttore, l’altro come caporedattore; il primo è stato direttore generale della Rai, il secondo, direttore dell’agenzia Ansa. Passati i novant’anni si sono seduti intorno a un tavolo, hanno messo insieme i ricordi, dando loro forma scritta: ne emerge un quadro della vita politica, sociale, economica, culturale italiana ricco di particolari inediti.
Nella società i violenti sono una minoranza. La televisione invece enfatizza il fenomeno. È un moltiplicatore atomico - Ettore Bernabei
Ettore Bernabei nasce a Firenze nel 1921. Si è laureato in Lettere, è stato direttore del Giornale del Mattino di Firenze dal 1951 al 1956; direttore de Il Popolo, organo della Democrazia cristiana, dal 1956 al 1960; direttore generale della Rai dal 1961 al 1974; direttore, e poi presidente, di Italstat dal 1974 al 1991 e fondatore, nel 1992, della casa di produzione cinematografica Lux Vide. Muore il 13 agosto 2016 all'Argentario.
Sergio Lepri nasce a Firenzeil 24 settembre 1919. Laureato in Filosofia, è stato caporedattore del Giornale del Mattino di Firenze dal 1953 al 1956; capo del Servizio stampa della Presidenza del Consiglio nel governo Fanfani dal 1958 al 1959; direttore dell’agenzia Ansa dal 1961 al 1990 e docente di Linguaggio dell’informazione presso la Scuola di giornalismo dell’Università Luiss dal 1988 al 2004.