Fernando Aramburu, Anni lenti

Il primo romanzo di Aramburu

Scritto nel 2012, quindi antecedente a Patria, anche Anni lenti di Fernando Aramburu (tradotto in italiano da Bruno Arpaia per Guanda) tratta del terrorismo basco, anticipando toni e personaggi del romanzo maggiore. All’inizio del 1968 un ragazzino di otto anni viene mandato da Pamplona a San Sebastián: sua madre non ce la fa a mantenere lui e gli altri figli dopo essere stata lasciata dal marito e lo affida alla sorella. Alla stazione va a prenderlo il cugino Julen, per nulla contento di questo arrivo, tanto da costringere il suo ospite a trascinarsi dietro la pesante valigia e le due galline vive senza dargli una mano nel lungo tragitto verso casa (ma tra i due, costretti a condividere la stanza da letto, si svilupperà in seguito una grande amicizia, nonostante la differenza di età). La storia è raccontata dal protagonista ormai adulto ad Aramburu, che non si limita a entrare in scena con il suo nome, ma fa seguire ogni capitolo da appunti numerati in cui commenta i fatti, ragiona sul tono migliore da usare, esamina le varianti a sua disposizione con acume e ironia. Julen, che fa l’operaio ed è un sempliciotto, si lascia irretire dalla propaganda del parroco e all’insaputa dei genitori si unisce agli indipendentisti baschi. Intanto la sorella racchia dall’”appetito sessuale smisurato” si scontra con la formidabile madre Maripuy, mentre il padre si rifugia nel bere. Ricco di personaggi esilaranti, il libro ha due finali convergenti nel mostrare la parabola discendente di Julen, che trascina la famiglia nel proprio crollo. Abbiamo incontrato Fernando Aramburu al Salone del libro di Torino. Traduzione simultanea di Monserrat San Miguel. 

Io, signor Aramburu, per i motivi che lei conosce, da bambino ho trascorso nove anni da alcuni miei parenti a San Sebastián. Ed è andata così: che la mia povera madre abbandonata da quello scellerato di suo marito, che mi rifiuto di nominare in questo scritto,non poteva mantenere né me né i miei fratelli; ha cercato aiuto in paese, non l'ha trovato e di conseguenza non ha avuto altra scelta che affidarci alla Casa de Misericordia di Pamplona.

Fernando Aramburu, nato a San Sebastián nel 1959, ha studiato Filologia ispanica all’Università di Saragozza e negli anni Novanta si è trasferito in Germania per insegnare spagnolo. Dal 2009 ha abbandonato la docenza per dedicarsi alla scrittura e alle collaborazioni giornalistiche. Ha pubblicato romanzi e raccolte di racconti, che sono stati tradotti in diverse lingue. Patria (Guanda, 2017), uscito in Spagna nel settembre 2016, ha avuto un successo eccezionale e un vastissimo consenso, conquistando – fra gli altri – il Premio de la Crítica 2017. In Italia ha pubblicato Vita di un pidocchio chiamato Mattia (Salani, 2008), I pesci dell'amarezza (La Nuova Frontiera, 2007), Il trombettista dell'utopia (La Nuova Frontiera, 2005).

Condividi