Giovanna Providenti: ritratto di Goliarda Sapienza

A cento anni dalla nascita

Goliarda Sapienza, nata a Catania nel 1924 e morta a Gaeta nel 1996, oltre che poetessa è stata “cinematografara”, attrice, scrittrice, compagna del regista Citto Maselli: in Goliarda Sapienza: La porta della gioia (Nova Delphi) Giovanna Providenti  ricostruisce questa complessa figura con particolare adesione alla sua interiorità.

Goliarda è figlia di Maria Giudice, prima dirigente donna della Camera del lavoro di Torino, alla sua nascita quarantaquattrenne e già con sette figli; il padre, Giuseppe Sapienza, socialista, è soprannominato l’avvocato dei poveri. Cresciuta in un ambiente libertario e ricco di sollecitazioni intellettuali, Goliarda Sapienza si iscrive all'Accademia di Arte drammatica, fa l’attrice con Blasetti, Comencini e persino con Visconti; approda alla scrittura nel 1967 con il romanzo Lettera aperta e non riesce a vedere la pubblicazione del suo capolavoro L’arte della gioia, eletto “libro dell'anno” in Francia nel 2005. In appendice un'intervista di Isabella Borghese a Valeria Golino, attrice che nel 1986, appena ventenne, ebbe modo di conoscere Sapienza durante le riprese di Storia d'amore di Citto Maselli; e una testimonianza di Marco Bonini.

La scrittura per Goliarda è in realtà uno strumento di conoscenza di se stessa, è uno strumento per andare a vedere in maniera più profonda, ed essere più viva, non è qualcosa per cui lei è ambiziosa, che vuole rendere pubblico, quindi in realtà il motivo per cui ha fatto così fatica a pubblicare L'arte della gioia è in Goliarda stessa.

Giovanna Providenti si è laureata in Lettere moderne presso l’Università Statale di Milano, addottorata in Dottrine politiche e questione femminile presso l’Università degli Studi Roma Tre. Ha curato Spostando mattoni a mani nude. Per pensare le differenze (2003), La nonviolenza delle donne (2006) e Quel sogno d'essere di Goliarda Sapienza. Percorsi critici su una delle maggiori autrici del Novecento italiano (2012). Ha collaborato a master in gender studies di Roma Tre e al mensile “Noi donne”. Ha pubblicato studi sul romanzo di formazione al femminile, Jane Addams, Maria Montessori, Carla Lonzi. Ha scritto su Sibilla Aleramo e Mirra Alfassa.