I luoghi di John Steinbeck

Da Uomini e topi a Vicolo Cannery

John Steinbeck, scrittore noto per il realismo, lo spirito di solidarietà e la grande sensibilità per il sociale che animano i suoi romanzi, fin dalla gioventù si sentì attratto dall’ambiente operaio e dal lavoro della fabbrica. Lasciò gli studi universitari per unirsi ad un gruppo di lavoratori che, nel pieno della disastrosa crisi economica statunitense degli anni Trenta, migravano dall’Oklahoma verso la California, ricca di fabbriche. Il filmato illustra le ambientazioni californiane di Of mice and men (1937) e di altre opere di Steinbeck: il vicolo Cannery di Monterey, dove sorgeva la fabbrica per l’inscatolamento di sardine e dove lo scrittore ambientò, nel 1945, l’omonimo romanzo Cannery Row. In questi luoghi, John Steinbeck visse in tranquillità e spensieratezza una vita semplice circondato da personaggi, spesso intimi amici, a volte molto stravaganti, che ispirarono i caratteri delle sue storie. L'incipit di Pian della Tortilla:

Questa è la storia di Danny, degli amici di Danny e della casa di Danny. la storia di come queste tre cose diventarono una sola. A Pian della Tortilla, parlare della casa di Danny non significa parlare d’una costruzione di legno incrostata di calce e stretta dai lacci d’un vecchio cespo rampicante di rosa castigliana. No, quando uno parla della casa di Danny, parla di uomini che, costituiti in unità, elargirono filantropia, e conobbero dolcezza, gioia e, infine, mistico dolore. Poiché la casa di Danny fu simile alla Tavola Rotonda, e gli amici di Danny non furono dissimili dai Cavalieri di quella.


John Steinbeck (Salinas, 1902 – New York, 1968), è noto principalmente per il romanzo Furore, considerato il miglior romanzo mai scritto sulla Grande Depressione e sull’America degli anni Trenta. Autore di numerosi altri libri, sceneggiature e pièces teatrali, a Steinbeck viene conferito nel 1962 il premio Nobel per la letteratura. Da alcuni dei suoi romanzi sono stati tratti film importanti come Uomini e topi per la regia di Lewis Milestone; Viva Zapata!, e La valle dell’Eden per la regia di Elia Kazan, nonché lo stesso Furore diretto da John Ford.