Jean Cocteau: ritratto di Marcel Proust

Un ricordo personale

Jean Cocteau, geniale romanziere, poeta e regista, traccia un fulmineo ritratto dell'amico Marcel Proust. Ne ricorda, tra le altre cose, le letture dei nuovi capitoli della Recherche, letture che Proust interrompeva per ridere ed esclamare: “Ma è un'idiozia!”. Racconta poi altri aneddoti gustosi, come l`incontro tra il cerimonioso Marcel e due celebri artisti ancora più ossequiosi di lui, Rodin e Renoir, incontrati casualmente in un parco.

C'era tutto un cerimoniale per entrare nella camera di Marcel. In anticamera si era feramati da Celeste, la domestica, che mi chiedeva: "Signor Jean, non ha mica incontrato una signora che avrebbe potuto toccare un fiore?". Marcel infatti viveva in una nuvola di polvere antiasmatica per paura delle crisi di soffocazione, e temeva persino che gli si avvicinasse una persona che avesse incontrato una persona che avesse annusato un fiore - Jean Cocteau


Jean Cocteau nasce il 5 giugno 1889 a Maisons-Laffitte. Frequenta i grandi scrittori dell'epoca ed entra negli ambienti dell'avanguardia. Conosce Apollinaire, i cubisti, Stravinskji, Erik Satie, Diaghilev. Con Satie e Picasso, crea Parade (1917), un balletto dove si mescolano prosa, poesia, disegno. Scrive romanzi, raccolte di poesie, opere teatrali; disegna e dipinge. A partire dal 1933 si consacra al teatro e al cinema. Orphèe è la sua opera teatrale fondamentale in cui espone la sua concezione dell'arte: fondamentale per nascere come poeta, l'uomo deve passare metaforicamente dall'altra parte dello specchio che separa il mondo quotidiano dal mondo oscuro.  È uno dei personaggi più rappresentativi degli anni Cinquanta, viene eletto all'Accademia nel 1955. Muore nel 1963 a Milly-la For.

Marcel Proust (Parigi, 1871 – 1922) scrittore, saggista e critico letterario, è ancora oggi uno degli autori francese più tradotti al mondo. La sua opera più nota è il romanzo in sette volumi Alla ricerca del tempo perduto (À la recherche du temps perdu), pubblicato tra il 1913 e il 1927. La Recherche è una delle opere più importanti della letteratura europea del Novecento. Proust vi descrive in maniera minuziosa e dettagliata i vizi e le virtù della società del suo tempo, mettendoli in relazione alla sua struggente sensibilità. Proust è anche lo scrittore della memoria, capace di rievocare ricordi attraverso l’uso dei sensi. La sua “Memoria involontaria” è il cardine su cui si sviluppa tutta la sua opera letteraria, e il concetto di "Madeleine" è diventato antonomasia del dettaglio capace di risvegliare i ricordi. Ricordiamo inoltre tra le alte sue opere I piaceri e i giorni (1896), la novella L'indifferente (1896) e il romanzo incompiuto Jean Santeuil (1952), la cui prima traduzione italiana fu stilata da Franco Fortini.