Leonardo Sciascia e la realtà siciliana

Dalla parte di contadini e minatori

Il filmato tratto dalla serie Scrittori di Sicilia illustra il profilo intellettuale di Leonardo Sciascia servendosi anche delle parole del racconto L'antimonio, scritto tra il '59 e il '60, che parla di emigrazione e di fascismo. Il protagonista, un giovane zolfataro, va volontario in Spagna solo per sottrarsi alla vita in miniera e scopre che sta combattendo contro la speranza di gente come lui. Sciascia ha scritto di Sicilia come metafora, ma anche la Spagna lo è in questa storia, e la guerra che vi si combatte è tutte le guerre. Sulle orme del Candide di Voltaire, Sciascia costruisce un Candide siciliano. La necessità storica del diritto è sempre stata un suo punto fermo; a proposito della mafia dichiara:

La mafia si combatte non con la tensione delle sirene, dei cortei, la mafia si combatte con il diritto. Il giudice deve essere specializzato solo nel fare il giudice, nella scienza della legge e nella coscienza di amministrarla.

Leonardo Sciascia nasce a Racalmuto l’8 gennaio 1921, primo di tre fratelli. Insegnante nelle scuole elementari del suo paese fino al 1957 discende da minatori. Il suo primo libro è Le parrocchie di Regalpetra (1956). Tra i suoi libri successivi: Pirandello e la Sicilia, 1961; La corda pazza, 1970; Nero su nero, 1979; Cruciverba, 1983. Il successo arriva con i romanzi brevi di ambientazione siciliana: Il giorno della civetta, 1961; A ciascuno il suo, 1966; Il contesto, 1971; Todo modo, 1974; Una storia semplice, 1989. Si misura con la ricerca storiografica: Atti relativi alla morte di Raymond Roussel, 1971; La scomparsa di Majorana, 1975; I pugnalatori, 1976; Dalle parti degli infedeli, 1979) e con il terrorismo: L'affaire Moro, 1978. Viene eletto alla Camera dei deputati nel 1979 nelle liste del Partito radicale. Dalla collaborazione con la casa editrice Sellerio di Palermo origina la collana "La memoria", che si apre con un suo libro, Dalle parte degli infedeli (1979). Muore a Palermo il 20 novembre 1989 e viene seppellito nel cimitero di Racalmuto.