Paolo Di Paolo racconta Marcel Proust

Salvare il niente che ci governa

Il primo dei sette volumi dell’opera dello scrittore francese Marcel Proust (1871-1922), Alla ricerca del tempo perduto viene pubblicato per la prima volta il 14 novembre 1913. Rai Letteratura ricorda la monumentale opera con le parole dello scrittore Paolo Di Paolo. Romanziere, autore di saggi, critico letterario, Marcel Proust è lo scrittore francese più famoso e tradotto in tutto il mondo. La sua vasta ed eterogenea produzione letteraria – fra cui spicca la sua opera più intensa e più nota, La Recherche – , unitamente al suo straordinario vissuto esistenziale e personale, lo hanno reso una delle figure più straordinarie ed indimenticabili degli ultimi due secoli. A tracciare per noi un suo ritratto è Paolo Di Paolo, classe 1983, che rappresenta uno degli esempi più vivaci e più felici fra gli intellettuali della sua generazione.

Se dovessi salvare un solo libro salverei il libro che leggendolo mi ha dato la sensazione che fosse il libro già scritto per me, quello in cui ho trovato tutto ciò che avrei voluto scrivere, e sembrava quasi impossibile scrivere dopo averlo letto. Questo libro è un libro enorme, sconfinato, un libro lunghissimo e misterioso di migliaia e migliaia di pagine che si chiama À la recherche du temps perdu, di Marcel Proust - Paolo Di Paolo


Appassionato di giornalismo e letteratura fin da adolescente, corrispondente di Indro Montanelli negli ultimi anni della sua vita, finalista – appena ventenne – al prestigioso Premio Calvino, romanziere, autore teatrale, curatore di saggi ed antologie letterarie, autore di libri-intervista ai più significativi esponenti della cultura italiana dell'ultimo secolo, Paolo Di Paolo è la voce che Rai Letteratura ha scelto per raccontare Marcel Proust a chi lo ha apprezzato ed amato e a chi, invece, deve ancora iniziare a scoprirlo. Paolo Di Paolo ha pubblicato, tra gli altri, la raccolta di racconti Nuovi cieli, nuove carte (2004); Ogni viaggio è un romanzo (2007), un’inchiesta con 19 scrittori su viaggio e scrittura; i romanzi Raccontami la notte in cui sono nato (2008), Questa lontananza così vicina (2009), Dove eravate tutti (2011). Ha curato Viaggi e altri viaggi di Antonio Tabucchi (2010) e l’epistolario di Indro Montanelli Nella mia lunga e tormentata esistenza (2012). È stato candidato al Premio Strega con il romanzo Mandami tanta vita (2013).


Marcel Proust (Parigi, 1871 – 1922) scrittore, saggista e critico letterario, è ancora oggi uno degli autori francese più tradotti al mondo. La sua opera più nota è il romanzo in sette volumi Alla ricerca del tempo perduto (À la recherche du temps perdu), pubblicato tra il 1913 e il 1927. La Recherche è una delle opere più importanti della letteratura europea del Novecento. Proust vi descrive in maniera minuziosa e dettagliata i vizi e le virtù della società del suo tempo, mettendoli in relazione alla sua struggente sensibilità. Proust è anche lo scrittore della memoria, capace di rievocare ricordi attraverso l’uso dei sensi. La sua “Memoria involontaria” è il cardine su cui si sviluppa tutta la sua opera letteraria, e il concetto di "Madeleine" è diventato antonomasia del dettaglio capace di risvegliare i ricordi. Ricordiamo inoltre tra le alte sue opere I piaceri e i giorni (1896), la novella L'indifferente (1896) e il romanzo incompiuto Jean Santeuil (1952), la cui prima traduzione italiana fu stilata da Franco Fortini.