Ritratto di signora di Henry James secondo Sara Antonelli

Una magnifica avventura nella psiche di una donna

Una “magnifica avventura nella psiche di una donna” così Sara Antonelli definisce il romanzo Ritratto di signora (The Portrait of a Lady) di Henry James. Attraverso il personaggio di Isabel Archer, giovane ereditiera americana che, dopo aver rifiutato una serie di pretendenti molto degni, finisce nelle grinfie del pessimo Gilbert Osmond, James ricostruisce un percorso di formazione e crescita intellettuale. Il romanzo affronta il tema dei rapporti tra gli americani e l’Europa, quello della scoperta di sé a confronto con una realtà altra. Sara Antonelli delinea poi la figura di Henry James, il suo allontanamento dall’incombente famiglia, la sua dedizione all’arte intesa come una forma di sacerdozio. Nel 2004 lo scrittore Colm Tóibín dedica a Henry James il libro The Master: quattro anni della vita di questo gigante della scrittura attraverso cui si delinea un ritratto dell’uomo James e della sua passione totalizzante per la scrittura. L'incipit di Ritratto di signora

Sotto certi aspetti ci sono nella vita poche ore più piacevoli di quelle dedicate alla cerimonia del tè del pomeriggio. Vi sono circostanze in cui, sia che si prenda il tè o no - c’è della gente che non ne vuol sapere -  quel momento è in sé delizioso

Sara Antonelli è ricercatrice in Lingue e Letterature Anglo-americane presso l'Università di Roma Tre, dove insegna dal 2001. Laureata in Lettere, ha il Diploma della Scuola di specializzazione in traduzione letteraria e il Dottorato di ricerca presso l'Università di Roma La Sapienza. Ha inoltre ricevuto il Diploma in American Studies presso Mount Holyoke College, Massachusetts, USA. La sua attività di ricerca verte principalmente sull'Ottocento e sulla cultura contemporanea, con un'enfasi particolare sulla letteratura afro-americana e sui rapporti tra la letteratura e arti visive (fotografia e cinema).

Henry James nasce a New York il 15 aprile 1843 in una ricca famiglia di intellettuali: suo padre, Henry James Sr., era un grande teologo e filosofo, suo fratello William diventa filosofo e psicologo, sua sorella Alice scrittrice. Educato in America, vive dal 1868 a Parigi, Londra, Rye (nel Sussex); nel 1915 prende la cittadinanza britannica. Ha un attacco di cuore a Londra e muore tre mesi dopo il 28 febbraio 1916. La sua prima opera notevole, Watch and ward, appare a puntate sull'Atlantic Monthly nel 1871, seguita da Transatlantic sketches e A passionate pilgrim (1875) e da Roderick Hudson (1876). Segue all’inizio i realisti francesi, raffigurando le ripercussioni della civiltà europea sulla vita americana. A questo periodo appartengono i suoi romanzi più popolari, tra cui: The American (1877); Daisy Miller (1879); Portrait of a lady (1881); The Bostonians (1886). La seconda fase della sua produzione è caratterizzata da temi più esclusivamente inglesi e da un raffinamento stilistico, come in The tragic Muse (1890), The spoils of Poynton (1897) e The awkward age (1899). Negli ultimi tre grandi romanzi: The wings of the dove (1902), The ambassadors (1903), The golden bowl (1904), ritorna al tema del contrasto tra mentalità americana e inglese. Due romanzi, The ivory tower e The sense of the past, cominciati nel 1914 e rimasti incompiuti, sono pubblicati postumi (1917) insieme con l'opera autobiografica The middle years. Oltre a circa cento racconti, scrive alcuni volumi di viaggi e alcuni di critica letteraria. Compone anche diversi drammi, ma molti dei quali mai rappresentati.