Silvia Avallone e la scrittura

Un autoritratto

Silvia Avallone racconta come è nato il suo romanzo Acciaio, ambientato a Piombino,  e il suo nucleo che consiste nel racconto di un'amicizia adolescenziale. Dal libro è stato tratto un film diretto da Stefano Mordini. Il suo poeta preferito, scoperto da bambina, è Giovanni Pascoli.

Quando noi leggiamo un romanzo, i protagonisti di quel romanzo ci riguardano, diventano nostri amici, non sono più gli estranei nominati nel trafiletto in quinta pagina. La letteratura, in questo senso, resta per me uno dei più grandi strumenti di potere, proprio di conoscenza, anche in senso morale, civile che oggi abbiamo.

Silvia Avallone è nata a Biella nel 1984, si è laureata in Filosofia presso l'Università di Bologna. Sue poesie e racconti sono apparsi su ClanDestino e Nuovi Argomenti. Ha pubblicato la raccolta di poesie Il libro dei vent'anni (Edizioni della Meridiana, 2007), vincitrice del premio Alfonso Gatto per l’opera prima. Per Repley’s Film ha scritto Un'attrice e le sue donne su Anna Magnani (2008). Nel 2010 è uscito il suo romanzo di esordio, Acciaio edito da Rizzoli e con il quale si è classificata seconda al Premio Strega 2010. Nel 2013 ha scritto il secondo romanzo, Marina Bellezza. Nel 2017, sempre con Rizzoli, pubblica il suo terzo romanzo, Da dove la vita è perfetta.

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