Singer raccontato da Moni Ovadia
Il mago di Lublino
Quel mattino Yasha Mazur, o il Mago di Lublino, com’egli era conosciuto ovunque tranne che nella sua città natale, si destò di buon ora. Rimaneva sempre a letto per uno o due giorni, dopo aver fatto ritorno da un viaggio; lo sfinimento imponeva che indulgesse a un sonno ininterrotto. Sua moglie Ester gli portava dolciumi, latte, un piatto di minestra d’avena; lui mangiava e tornava ad appisolarsi. Il pappagallo strillava; Yokatan, la scimmia, batteva i denti; i canarini fischiavano e trillavano, ma Yasha, ignorandoli, si limitava a rammentare ad Ester di abbeverare le cavalle. Avrebbe potuto fare a meno di impartirle tali istruzioni; ella ricordava sempre di attingere acqua al pozzo per Kara e Shiva, le loro due giumente grigie, o, come Yasha le aveva soprannominate, Polvere e Ceneri.
religioso nel senso comune del termine, in ogni caso non cambierei il mio essere ebreo, la mia religione per nessun'altra al mondo.
Isaac Bashevis Singer nasce a Leoncin il 21 novembre 1902. Riceve il premio Nobel per la letteratura nel 1978. Scrive racconti e romanzi, inizialmente in yiddish, poi tradotti in lingua inglese. Tra le sue opere: La famiglia Moskat (1950), La fortezza (1957), Il mago di Lublino (1960), Nemici: una storia d'amore (1972), Shosha (1978), Ombre sull'Hudson (2000) e le raccolte di racconti Gimpel l'idiota (1957), I due bugiardi (1961), Un amico di Kafka (1970), Una corona di piume (1973). Muore a Miami il 24 luglio 1991,