Virginia Woolf e l'Italia

Maria Luisa Spaziani e la pubblicazione de Le onde

Alla piccola direttrice: con questa dedica, poco prima di morire, Wirginia Woolf inviò a una giovanissima Maria Luisa Spaziani - all'epoca editrice della rivista post ermetica Il Dado - alcuni capitoli del proprio romanzo The Waves, Le onde. Il testo venne pubblicato in italiano dalla Spaziani: era la prima volta che la scrittrice inglese veniva tradotta in Italia. In questo frammento, Maria Luisa Spaziani ricorda di aver conosciuto Virginia Woof per corrispondenza e ci lascia memoria di quando l'autrice di Gita al Faro, Orlando, Una stanza tutta per sè e altri capolavori letterari le sottopose alcune pagine di The Waves

Avvicinandosi alla spiaggia ogni striscia si sollevava, si gonfiava, si rompeva, ricoprendo la sabbia di un velo sottile d'acqua bianca. L'onda si arrestava, poi si ritirava sibilando, come chi respiri lento, regolare e incosciente del sonno

Come scriverà nel proprio diario il 16 novembre 1931, Le Onde rappresenta il primo lavoro in cui Virginia Woolf sente di aver raggiunto pienamente il proprio stile, uno stile fatto di silenzi in cui la lingua tace per arrivare all'interiorità, per dare spazio ai soliloqui dei sei personaggi del romanzo.

Virginia Woolf nasce a Londra il 25 gennaio 1882 dal critico letterario sir Leslie Stephen e di Julia Prinsep Jackson. Affronta da adolescente la morte della madre. Sposa nel 1912 Leonard Woolf con cui fonda e dirige la casa editrice Hogarth Press. A casa loro nel quartiere di Bloomsbury si riunisce un gruppo di intellettuali che prende questo nome. I suoi due primi romanzi, La crociera (1915) e Notte e giorno (1919) rispondono a criteri narrativi tradizionali. Il cambiamento di prospettiva e la forte capacità innovativa con cui affronta la materia romanzesca appaiono in La stanza di Jacob (1922); Mrs. Dalloway (1925); Al faro (1927); Orlando (1928); Le onde (1931); Gli anni (1937 ,1955); Tra un atto e l’altro (1941); Flush (1933, biografia del cane di Elizabeth Barret Browning) e Roger Fry (1940).Tra le sue raccolte di saggi: Una stanza tutta per sé (1929); ll lettore comune (due serie, rispettivamente 1925 e 1932). Per tutta la vita soffre di crisi depressive, peggiorate nell’ultimo periodo per lo stato di tensione provocato dalla guerra. Il 28 marzo del 1941 si riempie le tasche di sassi e si lascia annegare nel fiume Ouse, non lontano da casa, nei pressi di Rodmell.