Valerio Magrelli incontra Attilio Bertolucci

La lettura di Lasciami sanguinare

In occasione di Come musica, la poesia, la rassegna curata da Franco Marcoaldi al Teatro Argentina, Valerio Magrelli legge e commenta alcune poesie di Attilio Bertolucci. Rai Letteratura propone qui la sua lettura di Lasciami sanguinare tratta dalla raccolta Viaggio in inverno (1971).

Lasciami sanguinare sulla strada
sulla polvere sull’antipolvere sull’erba,
il cuore palpitando nel suo ritmo feriale
maschere verdi sulle case i rami
di castagno, i freschi rami, due uccelli
il maschio e la femmina volati via,
la pupilla duole se tenta
di seguirne la fuga l’amore
per le solitudini aria acqua del Bràtica,
non soccorrermi quando nel muovere
il braccio riapro la ferita il liquido
liquoroso m’inorridisce la vista,
attendi paziente oltre la curva via
l’alzarsi del vento nel mezzogiorno, fingi
soltanto allora d’avermi udito chiamare,
entra nella mia visuale da un giorno
quieto di settembre, la tavola apparecchiata
i figli stanchi d’attendere, i figli
giovani col colore della gioventù
esaltato da una luce che quei rami inverdiscono.

Attilio Bertolucci nasce il 18 novembre 1911 a San Prospero, vicino Parma e frequenta il Convitto Nazionale Maria Luigia di Parma. Comincia a scrivere poesie a sette anni. Nel 1928 collabora alla Gazzetta di Parma, di cui Cesare Zavattini, amico di sempre, è diventato redattore capo. L'anno successivo, Bertolucci pubblica la sua prima raccolta di poesie, Sirio. Nel 1931 s'iscrive alla Facoltà di Legge a Parma. Nel 1933 conosce la compagna di tutta una vita, Ninetta Giovanardi, e l’anno dopo pubblica Fuochi in novembre, che viene elogiato da Montale e Sereni. Abbandonati gli studi giuridici, frequenta le lezioni di critica dell'arte tenute da Roberto Longhi all'università di Bologna. Nel 1938, le nozze con Ninetta. Un anno dopo fonda con Ugo Guanda "La Fenice", prima collana di poesia straniera in Italia. Il 17 marzo del 1941 nasce il figlio Bernardo. Il 9 settembre del 1943 si trasferisce a Casarola, nell'antica casa dei Bertolucci. Nel 1947 nasce il secondo figlio, Giuseppe, anch'egli futuro regista. Si trasferisce nel 1951 a Roma, proprio presso l'abitazione di Longhi. Quell’anno esce La capanna indiana da Sansoni e vince il Premio Viareggio. Fra i primi lettori del libro c'è Pier Paolo Pasolini, che diventa uno sei suoi amici più cari. Nel 1958 esce da Garzanti, a sua cura, un'antologia di Poesia straniera del Novecento, con sue traduzioni. Nel '71 venne pubblicato Viaggio d'inverno. Nel '75, dopo la morte di Pasolini, Bertolucci è chiamato a dirigere - con Siciliano e Moravia - la prestigiosa rivista Nuovi Argomenti. Per molti anni è impegnato nella scrittura e nella rifinitura della Camera da letto, che esce nell' 84 e nell'88, vincendo il Viareggio. Nel 19 90 appaiono Le poesie, tutte le sue raccolte di liriche già edite, che ottengono il premio Librex-Guggenheim. Nel '93 esce una nuova raccolta di liriche, Verso le sorgenti del Cinghio, e nel '97 pubblica La lucertola di Casarola, che contiene poesie giovanili e componimenti più recenti. Nello stesso anno esce il Meridiano Mondadori delle sue Opere a cura di Paolo Lagazzi e Gabriella Palli Baroni. Muore il 14 giugno 2000.

Foto: Dino Ignani
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