Gianni Mattencini, L'onore e il silenzio
Calabria 1924: un paese di montagna e un delitto d'onore
Nel brano che vi riportiamo Mattencini descrive l'impatto devastante della ferrovia sul paese:
Gianni Mattencini, magistrato, vive e lavora a Bari. È autore dei romanzi Nel cortile e poco oltre (2013) e I segreti degli altri (2016).Prima di loro Borgodivalle viveva l’esistenza tranquilla della povertà; l’esistenza dimenticata dei treni che passano in stazione senza fermarsi o senza che ne scenda o ne salga qualcuno; l’esistenza rassegnata d’un futuro scandito dalla nascita degli agnelli, dalla tosatura delle pecore, dalla mietitura del poco grano e dallo sfalcio del fieno. Erano stati loro ad accendere speranze, risvegliando vogliee appetiti. Non loro in persona, si capisce, ma i capi che ve li avevano mandati: le Ferrovie che avevano deciso la costruzione del ponte col quale si sarebbero risparmiatidue chilometri di strada ferrata e qualche curva della linea ferroviaria. Il progresso. Perpetrato a costo di sventrare un altropezzo di bosco, di violare le sponde di un fiume, di turbare la placida vita di un borgo con i suoi ritmi lenti e che adesso vedeva eccitata la fantasia dalle novità che portano denaro.