Guido Conti, Quando il cielo era il mare e le nuvole balene
Un romanzo di formazione all'ombra del fiume Po
Quando il cielo era il mare e le nuvole balene di Guido Conti (Giunti) è un romanzo di sensazioni e di paesaggio animato da una stupefacente galleria di personaggi e da un giovane narratore curioso. Bruno cresce con il nonno affabulatore Piero, che ha imparato a leggere e scrivere da una prostituta che chiamavano la Maestra, e con la nonna Ida, guaritrice. Da piccolo registra le storie di chi lo circonda: quella della bellissima Vera, violentata da un suo ammiratore, che uccide il figlio e poi va in sposa come se niente fosse; dell’orsaro che si dispera per la morte dell’orsa che portava in giro a esibirsi; del vicino pronto a togliersi tutti i denti pur di non partire per la guerra. Poi la Storia irrompe nella sua vita: un amico del nonno viene ucciso per il suo attivismo antifascista; il nonno stesso viene picchiato e buttato in un fosso. Torna il padre: lo chiamano l’Americano, maneggia soldi, è affettuoso e distante; la sua ragazza Becky si prostituisce in città e sarà lei a far scoprire il sesso a Bruno. Nella parte finale si consuma la presa di distanza dal mondo della propria infanzia, dal Po.
Guido Conti è nato a Parma nel 1965. Ha esordito con Il coccodrillo sull’altare (Guanda 1998, Premio Chiara). Tra i suoi romanzi, I cieli di vetro (Guanda 1999, Premio Selezione Campiello), Il tramonto sulla pianura (Guanda 2005), e Le mille bocche della nostra sete (Mondadori, 2010). Il grande fiume Po (Mondadori 2012) è un saggio sulla storia e sulla cultura della sua terra. Ha curato la raccolta degli scritti giovanili di Cesare Zavattini, Dite la vostra (Guanda 2002) e Giovannino Guareschi, biografia di uno scrittore (Rizzoli 2008, Premio Hemingway). Per i bambini ha scritto e illustrato Il volo felice della cicogna Nilou (Rizzoli 2014), Nilou e i giorni meravigliosi dell’Africa (Rizzoli 2015) e Nilou e le avventure del coraggioso Hadì (Libreria Ticinum 2018). Le sue lezioni sulla lettura e la scrittura sono raccolte in Imparare a scrivere con i grandi (Bur Rizzoli 2014).La pianura, quando Dio l'ha creata,era coperta di acqua. Il grande fiume Po è l'ultimo pensiero rimasto di quel mare che una volta correva sopra le nostre teste, e sopra le nostre teste, nelle correnti, nuotavano le balene.