Jean Paul Sartre: il profeta della nuova letteratura francese
Un ritratto fatto da Carlo Bo
Il critico letterario Carlo Bo traccia un ritratto di Jean Paul Sartre, figura poliedrica di filosofo e letterato, autore teatrale, romanziere e saggista. Dopo la lettura di un brano dell'autobiografia Les Mots, del 1964, Carlo Bo ricorda Sartre nelle vesti di direttore della rivista Les Temps Modernes, attorno alla quale si erano raccolti i giovani migliori degli anni Cinquanta, e parla della “moda del sartrismo”, che si diffuse in quello stesso periodo. Sartre, secondo lo studioso italiano, è stato il primo a mettere in dubbio la necessità e il valore della letteratura, ponendo in essere provocatoriamente atti clamorosi come il rifiuto del premio Nobel nel 1964. Il filmato è tratto da un programma del 1969.
Da Les Mots:
Ho iniziato la mia vita così come la terminerò senz’altro: in mezzo ai libri
Jean-Paul Sartre nasce a Parigi il 21 giugno 1905. A quindici rimane orfano di padre. Dopo gli studi all’Ecole Normale supérieure, conosce Simone de Beauvoir. Insegna filosofia in diversi licei fino al 1945. Al termine della seconda guerra mondiale, si dedica esclusivamente alle sue opere filosofiche e letterarie, tra cui i romanzi La Nausea (1938) e I cammini della libertà (1945-1949). Per il teatro scrive tra l'altro: Le mosche (1943); A porte chiuse (1944); Le mani sporche (1948), un’opera sul fine e i mezzi nell’azione politica che suscita polemiche da parte del Partito Comunista Francese. Nel 1945 fonda la rivista Les Temps modernes che sintetizza i suoi tre interessi fondamentali: la filosofia, la letteratura, la politica. Si schiera contro la politica francese in Algeria e nel 1968 approva l’insurrezione studentesca. Nel 1964 rifiuta il Premio Nobel per la letteratura, perché non vuole “trasformarsi in un’istituzione”. Tra i suoi saggi principali: L’Essere e il Nulla nel 1943 e La critica della ragione dialettica nel 1960. Dopo un lungo declino fisico, muore di edema polmonare a Parigi, il 15 aprile 1980. L’evento ha risonanza mondiale, partecipano al suo funerale circa cinquantamila persone.