Paolo Di Paolo e Carlo Albarello, C'erano anche ieri i giovani d'oggi
Generazioni, memoria, scuola fra Novecento e Duemila
“L’ambizione di questo libro non è quella di definire i giovani, quanto di incontrarli, confrontarsi con loro, tenendo sempre bene a mente che le idee non hanno anagrafe. E cercare di capire come funziona una staffetta generazionale, a scuola, tra i banchi, e fuori – tanto più impegnativa nel passaggio fra due secoli, con l’ingombrante eredità novecentesca da proporre a chi è nato nel ventunesimo secolo”. Le riflessioni di Paolo Di Paolo e Carlo Albarello in C'erano anche ieri i giovani d'oggi. Generazioni, memoria, scuola fra Novecento e Duemila (Città Nuova Editrice) approfondiscono, in particolare, un nodo fondamentale nel rapporto con la nuova generazione: la questione di come raccontare il secolo appena trascorso ai cosiddetti “nativi digitali”, come provare a guardare gli ultimi testimoni, i grandi del Novecento che se vanno. Come emerge dall’indagine sul campo degli autori, la necessità di consolidare memorie comuni, non soltanto letterarie, non può prescindere dall’esigenza, da parte degli educatori, di rimettere in gioco schemi logori di apprendimento (rimodellando, ad esempio, il canone delle letture scolastiche) per riconoscere, aldilà degli stereotipi, la specificità dei giovani d’oggi, né “sdraiati”, né inquieti ma fortemente motivati a narrare se stessi e il proprio tempo.
Paolo Di Paolo è nato nel 1983 a Roma. È autore dei romanzi Dove eravate tutti (2011), Mandami tanta vita (2013, finalista Premio Strega) e Una storia quasi solo d’amore (2016), tutti editi da Feltrinelli. Ha pubblicato inoltre Vite che non sono la tua. Il bello dei romanzi in 27 storie (Laterza 2017), Tempo senza scelte (Einaudi 2016) e, per bambini, La mucca volante (Bompiani 2014, finalista Premio Strega Ragazze e Ragazzi). Collabora con «la Repubblica» e «L’Espresso».
Carlo Albarello, a lungo insegnante di lettere al liceo classico Virgilio di Roma, lavora oggi al Cepell, Centro per il libro e la lettura. Ha ideato e coordinato l’attività dell’Atlante digitale del Novecento letterario (anovecento.net), progetto che coinvolge molte scuole in un percorso di riscoperta di scrittori, ed è membro dell’Associazione degli italianisti. Scrive su «Huffington post» e collabora con l’Università di Roma La Sapienza, dove tiene seminari sui rapporti tra letteratura, architettura e psicoanalisi.