Gian Luigi Beccaria, il desiderio e la fatica della scrittura

Da Taobuk 2019

Intervenendo a Taobuk, il festival di Taormina, Gian Luigi Beccaria ha anticipato i temi del suo libro che uscirà in autunno da Einaudi, Il pozzo e l’ago. Secondo un proverbio turco ricordato da Orhan Pamuk, scrivere un libro, seguendo il proprio desiderio, è una cosa talmente impegnativa e faticosa che è come voler scavare un pozzo con un ago. Quindi accanto al desiderio di scrivere e al piacere di scrivere c’è la fatica di scrivere. È un mestiere molto faticoso che implica una conoscenza di chi ha scritto prima di noi.

 Il desiderio è quello che ti dà la spinta ad andare avanti, se si guarda solo indietro, come capita alla mia età, viene da dire come era bello ai miei tempi, il che non è vero  

Gian Luigi Beccaria è nato a Castigliole Saluzzo, Cuneo, nel 1936. Dal 1976 è professore di storia della lingua italiana all'università di Torino. Tra le sue pubblicazioni: Ritmo e melodia nella prosa italiana: studi e ricerche sulla prosa d'arte, 1964; Spagnolo e spagnoli in Italia: riflessi ispanici sulla lingua italiana del Cinque e del Seicento, 1968; I linguaggi settoriali in Italia, in collab. con altri, 1973; Italiano: antico e nuovo, 1988; L'autonomia del significante. Figure del ritmo e della sintassi: Dante, Pascoli, D'Annunzio (1975); La guerra e gli asfodeli: romanzo e vocazione epica di Beppe Fenoglio (1984); Le forme della lontananza. La variazione e l'identico nella letteratura colta e popolare: poesia del Novecento, fiaba, canto, romanzo (1989). Ha curato una raccolta di Fiabe piemontesi (tradotte da Giovanni Arpino, 1982) e diretto il Dizionario di linguistica e di filologia, metrica, retorica (1994). Ha quindi raccolto in due studi le ricerche sui linguaggi che scompaiono: I nomi del mondo: santi, demoni, folletti e le parole perdute (1995; nuova ed. rivista 2000); Sicuterat. Il latino di chi non lo sa: Bibbia e liturgia nell'italiano e nei dialetti (1999; nuova ed. ampl. 2001). Tra le altre opere: Le forme della lontananza, 2001; Elogio della lentezza, 2003; Per difesa e per amore. La lingua italiana oggi, 2006; Tra le pieghe delle parole, 2007; Misticanze: parole del gusto, linguaggi del cibo, 2009; Il mare in un imbuto (2010); Mia lingua italiana (2011); il testo autobiografico Alti su di me. Maestri e metodi, testi e ricordi e Le orme della parola, entrambi del 2013; L'italiano in 100 parole (2014); Lingua madre con A. Graziosi (2015); L'italiano che resta. Le parole e le storie (2016).  È membro dell'Accademia della Crusca e dell'Accademia delle Scienze di Torino. Collabora con diversi periodici e quotidiani.