Distanza

Le parole dei nostri giorni - Giuseppe Patota

Studenti e professori fanno lezioni, interrogazioni e perfino esami a distanza, si lavora e si comunica a distanza; in fila alle poste, in farmacia o nel supermercato dobbiamo mantenere una distanza di sicurezza. Che cos’è la distanza? In geometria, la distanza è la lunghezza del tratto di linea retta che congiunge due punti; nella vita di tutti i giorni, la distanza è la lunghezza del percorso fra due luoghi, due oggetti, due persone.

La distanza, però, può riguardare non soltanto lo spazio, ma anche il tempo: posso dire, per esempio, che tra Francesco Petrarca e Giacomo Leopardi c’è una distanza di cinque secoli. In senso figurato, la distanza può riguardare il valore: visto che ho nominato Petrarca, continuo con lui e dico che fra Petrarca e i petrarchisti (cioè i poeti che, dal Quattrocento in poi, cercarono di imitarlo) c’è una distanza enorme.


La distanza, poi, può riguardare le condizioni sociali, e in questo caso significa differenza. Questa, ve lo confesso, è una distanza che non mi piace molto. Sono in buona compagnia. L’articolo 3 della nostra Costituzione annulla, in termini di diritti e di doveri, questo tipo di distanza e recita, cioè dice: “Tutti i cittadini hanno pari dignita` sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.  



Giuseppe Patota, professore ordinario di Linguistica italiana presso l'Università di Siena, è Accademico della Crusca e socio nazionale dell'Accademia dell'Arcadia. Componente della giuria delle Olimpiadi di italiano organizzate dal MIUR dal 2015, dal 2016 ne è il presidente. Nel 2017 è stato insignito dall’Accademia dei Lincei del premio del Ministro dei Beni Culturali per la Linguistica e la Filologia; nel 2019 ha vinto il Premio Cesare Pavese per la saggistica con il volume La grande bellezza dell’italiano. Il Rinascimento. È direttore delle collane “Grammatiche e lessici” e “Le varietà dell’italiano. Scienze arti professioni” pubblicate dall’Accademia della Crusca e membro del comitato scientifico delle riviste «Studi Linguistici Italiani» e «Bollettino di Italianistica». Dal 2004 al 2015 è stato direttore scientifico del Dizionario Italiano Garzanti; attualmente è condirettore di una nuova edizione del Vocabolario Treccani (Il nuovo Treccani, 2018). Ha al suo attivo circa centosessanta pubblicazioni dedicate alla storia e alla didattica della lingua italiana. Collabora con la RAI e con l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana alla realizzazione di programmi e strumenti didattici finalizzati all’insegnamento dell’italiano a stranieri.