Poetesse del Cinquecento

Giulio Ferroni

Poetesse del Cinquecento. Giulio Ferroni

Cortigiane nobili e colte poetesse del Rinascimento, produssero i "canzonieri", liriche che seguivano il modello del petrarchismo. Questo filone di letteratura femminile, fu il primo esempio il tal senso nella cultura italiana, ma anche l'ultimo prima dell'inizio dell'emancipazione femminile del tardo '700, dato che l'età della Controriforma e del Barocco, non erano certo favorevoli a simili manifestazioni di indipendenza e libertà. Tra i nomi più significativi, Vittoria Colonna (1492-1547), figura complessa al centro di molti amori travagliati. Ebbe un'amicizia intensa con Michelangelo e fu vicina alle idee della riforma protestante. Sposò il marchese d'Avalos, cui fu legata da grande devozione, celebrando il marito nelle sue poesie, sia da vivo, sia da morto. Altro personaggio notevole, fu la padovana Gaspara Stampa (1523-1554), una cortigiana di alto livello le cui liriche sono incentrate sulla sua  vicenda amorosa finita con l'abbandono da parte dell'amato. Il suo canzoniere, si segnala come uno dei più vivaci della poesia del '500. Alternativa al petrarchismo, la "cortigiana honesta" Veronica Franco (1546-1591), autrice di terze rime, spesso di contenuto morbidamente sensuale. Queste scrittrici, spesso furono più originali dei loro colleghi petrarchisti uomini, molti dei quali, sono dei semplici imitatori di maniera del grande modello, mentre alcune di queste cortigiane, diede una rilettura personale al capolavoro del Trecento, esprimendo il punto di vista della donna, finora solo oggetto del desiderio di poeti.