Solidarietà

Le parole dei nostri giorni - Valeria Della Valle

Siccome la parola solidarietà indica un sentimento, un atteggiamento che dovrebbe essere sempre esistito, potremmo immaginare che si tratti di una parola di origine antica. Invece il termine è entrato tardi nella lingua italiana, e ci  è arrivato, dalla lingua francese, dalla parola solidarité, che guarda caso proprio negli anni della Rivoluzione francese aveva preso il significato di ‘sentimento di fratellanza’.

In italiano il termine si è diffuso a metà dell’Ottocento: il termine è attestato per la prima volta nel Dizionario politico popolare, un’opera pubblicata in dispense nel 1851, che  registrava le voci del linguaggio politico e lì la parola solidarietà era definita come «responsabilità reciproca e comune fra più persone». Qualche anno dopo Niccolò Tommaseo, che come sappiamo soffriva di antipatie, nel celebre Dizionario della lingua italiana pubblicato tra il 1861 e il 1879, definì questo termine, che non gli piaceva perché ricalcava una parola francese, come “né  necessario né bello”.

Nonostante il suo giudizio negativo, del concetto e della parola solidarietà c’era un gran bisogno e non sarà un caso se tra i primi a usare il termine nei loro scritti troviamo nientemeno che Mazzini e Garibaldi. Da allora la parola si è imposta col significato di ‘fratellanza, sostegno tra persone che sentono di avere gli stessi obiettivi’, ed è entrata in locuzioni dell’uso comune come solidarietà umana; una gara di solidarietà per le popolazioni terremotate; o, in questo periodo, in cui ne abbiamo particolarmente bisogno, la solidarietà al tempo del Coronavirus.




Valeria Della Valle, già professoressa associata di Linguistica italiana alla Sapienza Università di Roma, ha pubblicato saggi sugli antichi testi toscani, sulla storia della lessicografia, sulla terminologia dell’arte, sulla lingua della narrativa contemporanea, sui neologismi. Socia corrispondente dell’Accademia della Crusca e socia ordinaria dell’Accademia dell’Arcadia, è autrice, con Giuseppe Patota, di 14  libri  di divulgazione sulla  lingua italiana (ultimo della serie, La nostra lingua italiana, 2019). Nel 2008 ha diretto Il Vocabolario Treccani (5 volumi) e, con Giovanni Adamo, Neologismi. Parole nuove dai giornali, editi dall’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani. Nel 2014 ha scritto il soggetto  di Me ne frego! Il fascismo e la lingua italiana, prodotto dall’Istituto Luce Cinecittà. Nel 2018 ha diretto con Giuseppe Patota Il nuovo Treccani  e con Giovanni Adamo Neologismi. Parole nuove dalla stampa (2008-2018). Per Rai Cultura ha partecipato al programma “Storie della letteratura. Speciale per Dante”, andato in onda nel 2015 per i 750 anni dalla nascita di Dante Alighieri e ritrasmesso dal 23 al 25 marzo 2020 da Rai 5 in occasione del Dantedì.