Paolo Pintacuda, Jacu

Nella Sicilia arcaica

Ambientato a Scurovalle, in Sicilia, un paese con 411 abitanti, Jacu di Paolo Pintacuda (Fazi) racconta di un bambino nato con il dono di guarire gli altri. La madre di Jacu, Vittoria ha solo ventidue anni quando lo partorisce al settimo mese di gravidanza e le guarigioni cominciano da quella del vecchio cane, che toccato dal neonato, riprende le forze. Jacu cresce, studia, diventa postino; poi scoppia la prima guerra mondiale e per un disguido dell'anagrafe non viene richiamato insieme agli altri ragazzi. Questo scatena nei suoi compaesani un'ondata di odio nei suoi confronti, tale che Jacu decide di partire volontario per la guerra alla ricerca dei suoi coetanei. Un romanzo che parla dell'insensatezza della guerra, di pregiudizi, di ingratitudine e di un dimesso eroismo.

Jacu scoprì quella volta che la morte, così come l'aveva conosciuta, anzi lambita dato che l'aveva spesso frenata con le sue abilità di guaritore, non era soltanto quella misericordiosa che arriva per lenire mesi, a volte anni di sofferenza, non era quella dolorosa che giunge rapida ma senza imbrogli, tantomeno quella inattesa e tuttavia generosa. La morte, si rese conto Jacu sul San Gabriele, poteva anche essere oscena e ripugnante, come quella toccata in sorte all'esuberante Benedetto Fusco, che prima di lasciare Vipulzano aveva regalato a un ferito del 125 la chitarra realizzata per lo spettacolo. Di lui era rimasto solo il tronco, niente braccia e gambe. Lo riconobbe malgrado il viso gonfio e un po' deforme ingrigito dai detriti dell’esplosione.


Paolo Pintacuda è nato a Bagheria nel 1974. Durante l’infanzia ha frequentato assiduamente il Cinema Nazionale dove il padre, Mimmo Pintacuda, noto fotografo e figura cui si è ispirato Giuseppe Tornatore per il personaggio di Alfredo in Nuovo Cinema Paradiso, lavorava come proiezionista. È sceneggiatore per il cinema e vincitore del Premio Solinas 2010. Come coautore, nel 2019 ha firmato il soggetto e la sceneggiatura del film Tuttapposto, diretto da Gianni Costantino, con Luca Zingaretti e Roberto Lipari.