Iacopo Barison, Autofiction
Diventare adulti
C’è mai stato qualcosa di normale nella nostra famiglia? Si chiede Sofia in macchina con il fratello gemello Orlando, diretta verso la casa della loro infanzia ove si è allagata la cantina. Sofia e Orlando hanno da poco compiuto trent’anni ma sembra che ci sia poco da festeggiare; lei, che fa l’artista ed è ipersessuata, è stata sbattuta fuori casa dalla sua compagna gallerista, che dopo aver scoperto il suo tradimento si è messa con quella con cui l’aveva tradita; lui, riluttante social media manager del Museo del cinema, ha evitato all’ultimo momento di buttarsi sotto un treno e non sa che farsene della sua vita. Nei meandri della polverosa casa in cui hanno abitato con Agata e Leone, i loro genitori registi anticonformisti, morti in un incidente in elicottero quando loro avevano ventitré anni, ritrovano una sceneggiatura dal titolo "Autofiction" in cui compare un terzo fratello. Ed effettivamente Orlando deve fronteggiare J, uno stramboide che gli dichiara di essere figlio di una notte di passione e di droga tra Leone a sua madre, un’attrice ora ricoverata con l’Alzheimer. Autofiction di Iacopo Barison, pubblicato da Fandango, è un romanzo in cui si parla delle complicazioni della vita degli artisti e della generazione dei trentenni e della sua difficoltà ad accettare il passaggio all’età adulta.
Iacopo Barison (1988) ha esordito con Stalin + Bianca (Tunué), presentato al Premio Strega 2015. Suoi articoli sono apparsi su numerose testate; ha collaborato con Esquire e SBAM!. Il suo racconto Less, Plus è uscito su McSweeney’s, la rivista fondata da Dave Eggers. Per Fandango Libri nel 2018 è uscito Le stelle cadranno tutte insieme e ha curato l’antologia Manifesto nel 2021.Prima di lasciarli andare, vuole conoscere i suoi genitori per chi erano veramente. Non per ciò che erano nella sua testa, o secondo la pagina Wikipedia, o per chi interpretavano nelle favole della buonanotte. È ancora presto per ridurli a cimeli da esposizione. Finché non saranno veramente morti, continuerà a sentirsi un orfano. Quando saranno morti davvero, allora potrà sentirsi un uomo adulto.