Ada D'Adamo, Come d'aria
Danzando con Daria
Ada D’Adamo in Come d’aria, pubblicato da Elliot, racconta la nascita e i primi anni della figlia Daria, affetta da una grave malattia congenita. Quando Ada stessa scopre di avere un tumore e di doversi sottoporre a cure molto pesanti la sua paura principale è quella di perdere il contatto fisico con Daria. Seguiamo Ada D'Dadamo in questo memoir lucido e commovente in cui il corpo ha un rilievo centrale, come nella danza, arte cara all'autrice e in cui, accanto alle paure, alla stanchezza, al dolore c'è spazio per la potenza degli affetti.
Ada D’Adamo nata a Ortona, vive e lavora a Roma, dove è diplomata all’Accademia Nazionale di Danza e laureata in Discipline dello Spettacolo. Ha trascorso molto tempo a osservare il corpo e le sue declinazioni sulla scena contemporanea, e lo ha scritto in diversi saggi sulla danza e il teatro.
Avere un figlio invalido significa essere soli. Irrimediabilmente, definitivamente soli. Indietro non si torna. Uguale a prima non sarà più. È come se dentro di te si fosse accomodato il punteruolo delle palme che rosicchia la pianta dall'interno piano piano, la trasforma in un involucro pieno di segatura. La superficie resta uguale, ma sotto i bordi, sotto la pelle, non resta più niente. La solitudine è fatta di puntini piccoli, uno vicino all'altro. Non te ne accorgi.
Ada D’Adamo nata a Ortona, vive e lavora a Roma, dove è diplomata all’Accademia Nazionale di Danza e laureata in Discipline dello Spettacolo. Ha trascorso molto tempo a osservare il corpo e le sue declinazioni sulla scena contemporanea, e lo ha scritto in diversi saggi sulla danza e il teatro.