Francesco Pecoraro, Solo vera è l'estate

Senza vera attenzione al mondo

Nel romanzo Solo vera è l’estate (Ponte alle Grazie) Francesco Pecoraro mette in scena tre amici trentenni, Enzo, Giacomo e Filippo, che si conoscono dai tempi delle medie e che hanno frequentato il liceo Mamiani di Roma. Enzo fa il grafico, Giacomo, filosofo, aspira alla carriera universitaria e Filippo ripara biciclette. In comune, oltre alla scuola, hanno una ragazza, Biba, che ufficialmente è fidanzata con Giacomo, ma va a letto anche con gli altri due in modo molto discreto. Il 20 luglio 2021, mentre a Genova si scatena l’inferno perché la polizia attacca i manifestanti contro il G8, i tre partono con la macchina di Biba, consumano un pranzo al mare, partecipano alla festa di compleanno della cugina di Giacomo a Lavinio e vanno a dormire a casa di Enzo ad Anzio. Attraverso i quattro personaggi (l’ultima parte del romanzo è dedicata a Biba, che all’insaputa di tutti, era andata proprio a Genova, spinta dalla curiosità di partecipare a un evento epocale), Pecoraro offre il ritratto di una generazione e insieme di una città, Roma, che plasma da sempre il carattere dei suoi abitanti.

Giacomo Enzo Filippo appartengono alla città, sono la città, se ne nutrono e allo stesso tempo ne alimentano, con un infimo contributo, il clima mentale collettivo. Solo alcuni tra i loro genitori sono nati a Roma, ma la città li ha assimilati lo stesso, fin dalla nascita. Non li ha accolti, non li ha confortati, non li ha difesi, non li ha educati, non li ha formati, li ha assimilati, rendendoli parte della propria massa informe, priva di un vero sistema circolatorio, perennemente in coma eppure gonfia del proprio mito. Roma li ha costruiti e formattati a propria immagine, rendendoli paradossalmente antichi, cioè indifferenti al nuovo e al foresto, sempre accolto e inglobato, ma senza mai comprenderlo, senza comprendere nulla, mai, fino alla morte, per mancanza di vera attenzione al mondo.


Francesco Pecoraro scrive da una ventina d’anni, poesie, saggi su arte e architettura pubblicati da riviste specializzate e racconti. Ha pubblicato i racconti Dove credi di andare (Mondadori, 2007; Premio Napoli e Premio Berto); con il suo romanzo La vita in tempo di pace è stato finalista al Premio Strega 2014. Per Ponte alle Grazie ha pubblicato Lo stradone (2019) e Camere e Stanze (2021)