David Diop, Michel Adanson e la memoria del mondo

Letterature Festival 2023

Un magnifico perdente: è Michel Adanson, protagonista del testo inedito che lo scrittore francese di origine senegalese, David Diop, ha presentato al Festival Letterature di Roma. Un botanico, realmente esistito, che ritroviamo anche nel romanzo La porta del non ritorno, uno studioso che, in pieno Secolo dei Lumi, vuole racchiudere la memoria del mondo in un’enciclopedia e che consacra un’intera esistenza a questa impresa di catalogazione che tende all’infinito. 
Michel Adanson sperimenta in Senegal un mondo nuovo: scopre piante sconosciute, usi e costumi degli abitanti di questo paese meraviglioso, si immerge in questo mondo imparando la lingua wolof, si innamora perdutamente di Maram, una giovane donna di colore che non riesce a scampare al destino di schiavitù. Eppure non si oppone al commercio degli schiavi all’isola di Gorée.
David Diop, autore che nelle sue opere intreccia le sensibilità culturali del mondo francese e di quello senegalese, racconta la ricchezza e le contraddizioni di Michel Adanson.
E ci parla di Italo Calvino, autore che può essere letto in molti modi.

David Diop è nato a Parigi nel 1966 da madre francese e padre senegalese ed è cresciuto in Senegal. Insegna Letteratura del Diciottesimo secolo all’Università di Pau. Con il romanzo Fratelli d’anima (2019) ha vinto il Goncourt des lyceens e il Premio Strega Europeo. Nel 2023 è stato pubblicato in Italia La porta del non ritorno.

Si ringrazia Marina Astrologo per la traduzione consecutiva.