Alessandro Masi, Vita maledetta di Benvenuto Cellini

Il volto più sofferto del Rinascimento

È dedicata a Benvenuto Cellini, il nuovo libro di Alessandro Masi, pubblicato da Neri Pozza: Vita maledetta di Benvenuto Cellini. Maledetta perché, nonostante i suoi numerosi talenti di scultore, orafo, musico e scrittore, Cellini vive male, rubando, uccidendo, subendo processi e incarcerazioni. Nato a Firenze nel 1501 e qui morto nel 1571, anno della Battaglia di Lepanto, Cellini incarna in sé lo spirito del Rinascimento e le tappe principali della sua movimentata esistenza sono raccontate nella sua celebre Vita, che è uno straordinario modello di vita d'artista. Tra le opere più famose di Benvenuto Cellini la Saliera d'oro di Francesco I di Francia, ora custodita a Vienna, e il Perseo in bronzo di Firenze realizzato per Cosimo I a Firenze.

Infinite sono le gioie e le pene di questa mia scellerata vita che non se ne possono contare

Alessandro Masi, storico dell’arte e giornalista, è segretario generale della Società Dante Alighieri. Si è occupato di futurismo (Zig Zag. Il romanzo futurista, il Saggiatore) e di politica culturale del ventennio fascista (Giuseppe Bottai. La politica delle arti. Scritti 1918-1943, Editalia). Il suo studio sull’arte italiana a cavallo tra fascismo e repubblica (Idealismo e opportunismo della cultura italiana. 1943-1948, Mursia) ha dato vita a un lungo dibattito sulla figura di Palmiro Togliatti e gli intellettuali. In L'artista dell'anima. Giotto e il suo mondo ha raccontato il legame tra Dante, Giotto e San Francesco (Neri Pozza, 2022)