Maria Grazia Calandrone, Magnifico e tremendo stava l'amore
Salvarsi dalla violenza
La storia di Luciana e Domenico comincia in Calabria nel 1982: lei ha diciassette anni, studia al liceo classico a Roma ed è in vacanza dalla nonna, lui ne ha ventitré. Si innamorano, un anno dopo si sposano e presto hanno il primo figlio. Domenico non è figlio della madre ufficiale che era sterile, ma della domestica, Santina; la bugia sulla sua nascita lo ha segnato, si rivelerà un pessimo marito, infedele e violento. Il romanzo Magnifico e tremendo stava l’amore di Maria Grazia Calandrone, pubblicato da Einaudi, racconta come Luciana, dopo aver avuto quattro figli da Domenico, essersi trasferita con lui a Roma, aver trovato un lavoro, matura il proposito di separarsi dall’uomo che non ama più e di cui teme gli attacchi fisici. Calandrone ricostruisce passo passo non solo la vicenda privata dei due, ma anche il clima sociale degli anni ottanta e novanta in cui si svolgono i fatti fino al loro drammatico epilogo. La notte del 24 gennaio 2004 Domenico va a casa di Luciana per parlare dei figli, le stringe il collo, lei si difende e lo colpisce con un coltello, uccidendolo. Sconvolta, chiama Fabrizio, il suo nuovo compagno e insieme si sbarazzano del cadavere buttandolo nel Tevere. Quando il corpo riaffiora, i due vengono arrestati e subiscono un lungo processo. L’assoluzione definitiva per Luciana Cristallo arriva nel 2014. Una storia dolorosa che però segna una svolta per le donne vittime di aggressione da parte dei loro uomini: la legge riconosce il loro diritto a difendersi. Figlia di una madre che ha subito una terribile violenza dal marito, Calandrone non solo presta tutta l'attenzione possibile alla ricostruzione del fatto di cronaca. ma ne sonda anche le varie implicazioni con una lingua che spazia dalla prosa alla poesia.
Maria Grazia Calandrone è poetessa e scrittrice. Collabora con la Rai come conduttrice e autrice. Con i suoi libri di poesia ha vinto importanti premi. Tra i suoi libri in prosa, Splendi come vita (Ponte alle Grazie 2021, entrato nella dozzina del Premio Strega) e Dove non mi hai portata (Einaudi 2022, nella cinquina del Premio Strega e vincitore del Premio Vittorini, Premio Sila, Premio Pozzale Luigi Russo, Premio giuria popolare Clara Sereni e Premio giuria popolare Asti d'Appello).
Di solito, l’altro sparge piccoli segnali che potrebbero allarmarci, ma che, inesperti, non sappiamo cogliere. O non vogliamo. Per non dover soffrire, allontanandoci, o non dover faticare. Si rimane anche solo per pigrizia, per non dover smontare l’intero costrutto. Le conseguenze reali dell’amore sono complessi edifici plurifamiliari, monumenti tentacolari, che diramano in piccole cellule e poi si espandono per gemmazione.
Maria Grazia Calandrone è poetessa e scrittrice. Collabora con la Rai come conduttrice e autrice. Con i suoi libri di poesia ha vinto importanti premi. Tra i suoi libri in prosa, Splendi come vita (Ponte alle Grazie 2021, entrato nella dozzina del Premio Strega) e Dove non mi hai portata (Einaudi 2022, nella cinquina del Premio Strega e vincitore del Premio Vittorini, Premio Sila, Premio Pozzale Luigi Russo, Premio giuria popolare Clara Sereni e Premio giuria popolare Asti d'Appello).