A Titti Marrone il Premio Letterario Mandrarossa
I edizione
Primmammore di Titti Marrone è un romanzo coraggioso e necessario, che attraverso una storia ispirata a un tragico fatto di cronaca, squarcia il velo su un’umanità ferita e su una Napoli che troppo spesso resta inascoltata. Con scrittura limpida e vibrante, Marrone conduce il lettore in un’indagine non solo su una morte sospetta, ma anche sul silenzio e l'omertà che la circondano, esplorando la complicità collettiva e le ferite profonde del patriarcato.
La protagonista Costanza, maestra della bambina vittima, e il figlio giornalista Marco rappresentano due sguardi complementari: quello della memoria e quello dell’urgenza civile. Attraverso di loro, l’autrice intreccia magistralmente passato e presente, privato e pubblico, sentimenti e responsabilità, offrendo un racconto potente che tocca le corde più intime del lettore.
Per la sua intensità emotiva, il suo impegno civile e la capacità di trasformare una tragedia individuale in riflessione collettiva, Primmammore merita pienamente di essere premiato come opera che dà voce a ciò che non deve più restare invisibile.
Di seguito l’elenco completo dei libri vincitori per le diverse categorie del Premio:
Premio Narrativa Mandrarossa
Primo premio:
Primmammore di Titti Marrone, Feltrinelli
Secondo premio ex aequo:
Storia di mia vita di Janek Gorczyca, Sellerio
Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia di Michele Ruol, TerraRossa
Le cinque sezioni tematiche, in dialogo con le etichette Mandrarossa:
Cartagho – Romanzo storico
La levatrice di Nagyrév di Sabrina Zuccato, Marsilio
Bertolino Soprano – Favola
La verità è moneta perdente di Beatrice Monroy, Zolfo Editore
Cava di Serpe – Giallo
La fame del Cigno di Luca Mercadante, Sellerio
Urra di Mare – Ambiente, Sostenibilità, Paesologia
L’agave della Regina Vittoria di Laura Calosso, Aboca Edizioni
Cala Mossa – Opera Prima
La Strangera di Marta Aidala, Guanda
«La Sicilia è terra letteraria per eccellenza. La letteratura dell’Italia unita è soprattutto siciliana, da Verga a Camilleri, da de Roberto a Sciascia, da Pirandello a Bufalino, da Vittorini a Tomasi di Lampedusa. La letteratura siciliana contemporanea, poi, è segnata dalle donne: Stefania Auci, Viola Ardone, Costanza DiQuattro… Le storie ci aiutano a comprendere chi siamo e a leggere la realtà che ci circonda, offrendo strumenti per analizzarla e, magari, migliorarla. Il Premio Mandrarossa – La Sicilia che non ti aspetti nasce grazie a mecenati che investono nella cultura come fattore di identità e di crescita del territorio. Siamo fieri in particolare della partecipazione e del sostegno delle librerie indipendenti, autentici presìdi culturali nelle nostre comunità. Insieme ai colleghi di giuria, abbiamo avuto il privilegio di premiare opere che, soprattutto nella narrativa, sanno interrogare il presente e stimolare una riflessione profonda sulla società. Ai vincitori va la nostra gratitudine: con le loro storie contribuiscono a una lettura più consapevole del nostro tempo.»
Aldo Cazzullo, presidente della Giuria
«Siamo felici che il Premio Mandrarossa nasca legato alle capitali italiane della cultura, e Agrigento non poteva che ospitarne il debutto. Il fatto che le segnalazioni giungano dalle librerie indipendenti, ovvero da chi realmente legge e scopre autori al di là dei grandi network letterari, è perfettamente in linea con lo spirito di Agrigento 2025: un progetto comune che appartiene al territorio.»
Maria Teresa Cucinotta, presidente della Fondazione Agrigento 2025
«Ospitare ad Agrigento la prima edizione del Premio Letterario Mandrarossa, proprio nell’anno in cui la nostra città è Capitale Italiana della Cultura, è per noi motivo di profondo orgoglio. Mandrarossa rappresenta un’eccellenza del nostro territorio, profondamente radicata nella provincia di Agrigento. E che sia promotrice di un’iniziativa che intreccia e assimila vino, letteratura e paesaggio è occasione di grande soddisfazione e fierezza.
Il Premio crea un ponte prezioso tra le Capitali Italiane della Cultura, rafforzando il dialogo tra città accomunate dalla passione per la conoscenza e la bellezza. Di particolare valore è anche il sostegno offerto alle librerie indipendenti, veri presìdi culturali e punti di riferimento per le comunità. Un ringraziamento sincero lo rivolgiamo a Mandrarossa per aver scelto la Valle dei Templi come cornice di questa iniziativa: un luogo simbolico che unisce storia millenaria, bellezza senza tempo e visione contemporanea.»
Francesco Miccichè, sindaco di Agrigento
Nato con l’intento di celebrare il vino e la letteratura, il Premio Mandrarossa si è proposto anche di valorizzare il ruolo fondamentale delle librerie indipendenti, veri e propri punti di riferimento per la diffusione della cultura. Le librerie delle città che, dal 2015 a oggi, hanno detenuto il titolo di Capitale della Cultura – incluse le finaliste per il 2025, oltre a Roma, Milano e Napoli – hanno avuto il compito di proporre i libri candidati nella fase iniziale.
La selezione delle opere finaliste è stata poi affidata alla giuria tecnica, che ha individuato i titoli vincitori nelle diverse categorie.
La cerimonia di premiazione si è svolta ad Agrigento, Capitale Italiana della Cultura 2025, nello straordinario scenario della Valle dei Templi. All’evento hanno partecipato i membri della giuria, gli autori e le autrici premiati, oltre ai rappresentanti delle istituzioni. Sono intervenuti Giuseppe Bursi, presidente delle Cantine Settesoli Mandrarossa, Claudia Origoni, responsabile del Premio Mandrarossa, Gianni Caruso, Premio Mandrarossa, la presidente della Fondazione Agrigento Capitale della Cultura 2025 Maria Teresa Cucinotta, e il sindaco di Agrigento Francesco Miccichè.
La serata è stata condotta dal conduttore radiofonico Nicola Prudente, conosciuto dal grande pubblico come “Tinto” di Radio 2 Decanter, il popolare programma seguito da migliaia di ascoltatori appassionati di vino e cultura enogastronomica, ed è stata accompagnata dagli interventi musicali del maestro violoncellista Mauro Cottone.
Domenica 29 giugno, sempre nella Valle dei Templi, il Premio Mandrarossa ha offerto alla città di Agrigento lo spettacolo – per la prima volta in Sicilia – Il romanzo della Bibbia, adattamento teatrale tratto dall’omonimo libro di Aldo Cazzullo (HarperCollins), di e con Aldo Cazzullo insieme a Moni Ovadia, con musiche di Giovanna Famulari.
Questo evento è stato realizzato con il patrocinio della Regione Siciliana, dell’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, e in collaborazione con Fondazione Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025, nell’ambito del progetto “Dalla Vigna al Vino”.