Marino Magliani, Romanzo olandese

Trilogia

Nella trilogia contenuta in Romanzo olandese (Scritturapura) Marino Magliani racconta a modo suo la città di Amsterdam, le periferie, il Noordzeekanal. Ad Amsterdam si aggira in compagnia di Roland Fagel, suo traduttore che lo costringe a strisciare con la muta nei sotterranei della città, lo fa dormire sui tetti, gli fa incontrare strani personaggi come la venditrice di verdure biologiche e agente segreto Welmoet; a Zeewijk a guidarlo è Piet van Belt, altro Virgilio fuori dagli schemi. Magliani osserva i paesaggi, le creature umane e animali, le abitudini olandesi e sullo sfondo c’è la sua regione d’origine, la Liguria, con la sua verticalità che si oppone all'orizzontalità olandese.

Il popolo di Amsterdam era un popolo votato allo stupore, i liguri no. E questa costrizione, questo dover per forza stupire, gli amsterdamesi la sentono come una missione. Forse su questo eravamo d'accordo, io e Fagel. Anche il suo tentativo di fornirmi materiali per il libro, teneva conto di questa inclinazione. Assegnarmi luoghi, storie, personaggi stupefacenti, scartati appunto perché non stupivano abbastanza. Che avevano fallito in quel senso.


Marino Magliani è nato in una valle ligure e ha trascorso gran parte della vita fuori dall’Italia. Oggi vive tra la sua Liguria e la costa olandese, dove scrive e traduce. È autore di numerosi libri tra cui: Quella notte a Dolcedo (Longanesi 2008), L’esilio dei moscerini danzanti giapponesi (Exòrma 2017) e Prima che te lo dicano altri (Chiarelettere 2018). Con Il cannocchiale del tenente Dumont (L’Orma) è entrato nella dozzina del Premio Strega. La sua traduzione più recente è il romanzo L’ultima battaglia di Julio Manuel de la Rosa (Scritturapura).