I misteri dell'organo Hammond

Ivan Vicari, tra rock e jazz

Progettato nel 1935 dall'ingegnere americano Laurens Hammond, l'organo elettrico Hammond nasce come alternativa più economica e più facilmente trasportabile rispetto agli organi tradizionali (a canne) utilizzati nelle chiese degli Stati Uniti. L'invenzione fu presentata all'ufficio brevetti di Washington, brevettata e subito commissionata dall'industriale delle automobili Henry Ford. Presentato ufficilamente alla Fiera delle Arti Industriali, l'Hammond impressionò molto i musicisti allora presenti, tra i quali George Gershwin, l'organista della cattedrale di New York Pietro Alessandro Yon e il direttore d'orchestra Fritz Reiner.

Nel 1940, Don Leslie, operaio della fabbrica Hammond, ideò degli amplificatori rotanti che soppiantarono i tone cabinet della stessa Hammond. Questa invenzione si rivelò sostanziale per la definitiva affermazione dello strumento tra i musicisti. La prima esecutrice che ne intuì le possibilità espressive fu Ethel Smith, che ne restò tanto impressionata da istituire corsi specialistici, dimostrando al tempo stesso la versatilità in ogni genere di musica, dal gospel al jazz.

Negli anni cinquanta  diversi musicisti jazz, tra cui Jimmy Smith e Lou Bennett, iniziarono a usare il suono caratteristico dell'organo Hammond e nel decennio successivo, divenne popolare tra i gruppi di musica pop e molto usato sulla stazione radio pirata britannica Radio 390. Lo strumento venne ampiamente impiegato nella produzione di album easy listening. Tra i maggiori strumentisti che lo utilizzarono nei loro lavori, vi sono: Korla Pandit, considerato il "padrino dell'exotica", Cherry Wainer, leggenda sudafricana che mescolava sonorità jazz, blues ed esotiche, Klaus Wunderlich, che all'Hammond ha dedicato la sua intera carriera, James Last, autore di una serie di album dal titolo Hammond à gogo.

Il suono dell'organo Hammond, così spinto e caratteristico, divenne ancor più popolare negli anni settanta, quando diversi artisti rock come Keith Emerson, Rick Wakeman (degli Yes), Dave "Baby" Cortez, Booker T. Jones, Al Kooper, Brian Auger, Jon Lord (dei Deep Purple), Rick Wright (dei Pink Floyd), Tony Banks (dei Genesis), Billy Preston, Steve Winwood (dei Traffic), Ian McLagan, Vincent Crane e Rod Argent lo utilizzarono per i loro pezzi.

Anche in Italia furono molti gli artisti impegnati nell'ambito del progressive rock che usarono l'organo Hammond: Vittorio Nocenzi, fondatore del Banco del Mutuo Soccorso e Flavio Premoli, tastierista della Premiata Forneria Marconi, ad esempio. Demetrio Stratos, cantante e polistrumentista degli Area lo suona nel celebre intro del brano del 1973 Luglio, agosto, settembre (nero); Franco Battiato lo usa nel brano Il silenzio del rumore, contenuto nell'album Pollution del 1972.

Oggi la sua popolarità è in continua crescita grazie al ritorno in auge del suono analogico e ad alcuni giovani ma già grandi musicisti che lo hanno eletto come strumento di riferimento nonostante non sia in produzione da decenni.

Dice Ivan Vicari, virtuoso ed divulgatore dello strumento: 

L'Hammond è un muscolo in più che scarica tensioni, un terzo emisfero cerebrale.


Ivan Vicari ha suonato con numerosi jazzisti tra cui Fabio Mariani e Emanuele Basentini, il sassofonista Mauro Verrone, Alessandro Tomei e il batterista Mauro Salvatore. Ha accompagnato a lungo la voce di Karen Jones. Ha costituito il trio Hammond life con Nunzio Barraco e Roberto Altamura e quello afro-jazz con il sassofonista Genzo Okabe e il percussionista Karl Potter. Attualmente è impegnato in svariate iniziative per la diffusione dell'organo.