I Beatles e l'invenzione dei giovani

I segreti della Beatlemania

All’inizio degli anni Sessanta, i Beatles scalano in poco tempo le classifiche musicali, prima d’Inghilterra e poi di tutto il mondo. I loro concerti fanno il tutto esaurito ovunque. I quattro ragazzi di Liverpool ricevono migliaia di lettere dai fan e dove arrivano creano disordini a causa della folla che li segue ovunque  (il concerto al London Palladium, trasmesso anche in televisione il 13 ottobre 1963, che immobilizzò il quartiere a causa della ressa formata da migliaia di fan, e il loro ritorno dalla tournée seguente in Scandinavia, che fu accolto da migliaia di persone all'aeroporto di Londra, furono gli eventi che più impressionarono l’opinione pubblica del tempo).

Mentre cominciano a definirsi come “categoria sociale”, milioni di teenager comprano i loro dischi, si tagliano i capelli e si vestono come loro, vanno a caccia dei loro beni di consumo preferiti (dalle sigarette alle pietanze), cantano a squarciagola i testi delle loro canzoni.

In un periodo di altissime tensioni sociopolitiche, di instabilità e di enormi preoccupazioni (l'omicidio di Kennedy e lo scandalo Profumo fecero ripiombare gli occidentali nell'incubo di una ecatombe nucleare) i Beatles emergono al momento giusto per raccogliere le istanze dei giovanissimi che desiderano vivere felici, amare e distinguersi dagli adulti. I testi delle loro canzoni, originali e freschi, sono perfettamente in linea con le parole che volevano pronunciare gli adolescenti del periodo.

Il loro successo li porta a essere “più famosi di Gesù Cristo”, come dichiarerà in una celebre e controversa frase John Lennon. Negli anni Sessanta, dove il fermento giovanile trova sbocco nelle proteste e nelle manifestazioni di massa e dove gruppi radicali sognano un mondo diverso, la musica dei Beatles fa da colonna sonora, segnando non solo la storia della musica, ma un’intera epoca.

Nel video il fenomeno della Beatlemania è esaminato dal professor Ferdinando Fasce e da Paolo Mieli.