Caro Maestro: nuova musica per Gian Carlo Menotti
Tre compositori si confrontano col fondatore del Festival di Spoleto
La fisarmonica ridisegna la scrittura menottiana attraverso una traduzione sonora, in una sorta di nuova orchestrazione, che, nel ricreare l'opera originale, svela sfaccettature della propria singolarità di strumento polifonico dal suono tenuto con variabilità dinamica immediata, ora organo portativo moderno, ora sintesi di un ensemble polistrumentale in un solo, nuovo strumento; allo stesso tempo, Amici, Palumbo e Rotili, attraverso scritture peculiari e differenti, indagano le metamorfosi del suono e del gesto fisarmonicistico, configurando un’inedita autenticità strumentale. Così, mondi compositivi anche lontani risuonano reciprocamente in un’identità musicale che riconferma la fisarmonica come espressione di una multiforme contemporaneità.
Patrizia Angeloni
Maximiliano Amici (1980), allievo di Luciano Pelosi e di Stephen Jaffe, ha compiuto gli studi di Composizione, Musica Elettronica, Direzione e Strumentazione per Banda, Direzione d'Orchestra al Conservatorio di Santa Cecilia in Roma e si è diplomato in Pianoforte al Conservatorio S. Pietro a Maiella di Napoli. Dopo aver approfondito lo studio della musica d'avanguardia alla Hochschule für Musik di Basilea, ha compiuto gli studi dottorali alla Duke University (USA). La sua musica è stata suonata e incisa da diversi gruppi cameristici, tra i quali Parco della Musica Contemporanea Ensemble, Ensemble Phoenix Basel, Deviant Septet, JACK Quartet, Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, North Carolina Symphony Orchestra.
Attualmente, insegna presso la Duke Kunshan University in Cina.
Per il progetto Accordion for Menotti ha composto il brano Evanescenze.
Vito Palumbo (1972) è un compositore pluripremiato e acclamato dalla critica. Diplomato all’Accademia di Santa Cecilia di Roma con Azio Corghi, con lode e menzione, e borsa di Studio assegnata personalmente da Luciano Berio, nel 2005 riceve il Premio “Petrassi”, istituito dalla Presidenza della Repubblica Italiana, per i suoi meriti compositivi. Le sue composizioni sono state eseguite in tutto il mondo, in particolare dalla London Symphony Orchestra, l'Helsingborgs Symfoniorkester, la Gävle Symfoniorkester, l'Athenäum-Quartett Berliner Philharmoniker, l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, la Filarmonica di Stato di Oradea, Norrbotten NEO, Auditivvokal Dresden e Camerata Bern con Patricia Kopatchinskaja come solista.
Per il progetto Accordion for Menotti ha composto il brano Skin II.
Paolo Rotili (1959), compositore e didatta, si è formato al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma. Autore di lavori per orchestra, teatro, da camera composti con mezzi acustici ed elettroacustici, ha collaborato con musicisti quali Claude Delangle, Mario Caroli, Enzo Porta, Paolo Ravaglia, Emanuele Arciuli, Algoritmo ensemble/Marco Angius, Icarus ensemble, ecc., che hanno portato i suoi lavori nei principali Paesi dell’UE, in Argentina, Perù, Canada, Stati Uniti, Cina e Giappone. Le sue musiche sono pubblicate anche da RaiCom. Accanto all'attività di compositore, si occupa di analisi e di organizzazione musicale, con particolare attenzione al repertorio novecentesco e contemporaneo. Titolare della cattedra di Composizione al Conservatorio Ottorino Respighi di Latina, dal 2012 al 2018 ne è stato il Direttore.
Per il progetto Accordion for Menotti ha composto il brano Ombre.