Il violoncello svelato – III edizione
Alla riscoperta del repertorio meno noto per violoncello e pianoforte
16 Feb 2024 > 22 Mar 2024
Quattro concerti dedicati al repertorio meno noto e di più raro ascolto per violoncello e pianoforte. Con la terza edizione del Violoncello svelato in Sala Casella (via Flaminia 118), l’Accademia Filarmonica Romana a partire da venerdì 16 febbraio (ore 20) “svela” brani rimasti nascosti, segreti, o dimenticati per molto tempo, e che invece meritano di essere riscoperti. Confermando la tradizione di un legame intenso e proficuo, anche quest’anno la Filarmonica si avvale della media partnership di Rai Radio3 (che trasmetterà successivamente i concerti) e della conduzione di Andrea Penna, affidando le esecuzioni a quattro giovani violoncellisti di grande talento e di brillante personalità – Chiara Kaufman, Stefano Bruno, Ludovica Rana e Niccolò Citrani – accompagnati da altrettanti validi pianisti – Valentina Kaufman, Giulia Loperfido, Maddalena Giacopuzzi e Simone Rugani.
Gli autori da “riscoprire” coprono un arco temporale piuttosto ampio che abbraccia quasi un intero secolo: sono Gian Francesco Malipiero, Goffredo Petrassi, Alexander Zemlinsky e Dmitrij Kabalevsky, ai quali saranno accostati autori e brani molto più conosciuti, che fanno invece parte del repertorio tradizionale.
La rassegna si apre il 16 febbraio (tutti i concerti sono di venerdì alle ore 20) con le sorelle italoamericane Chiara e Valentina Kaufman (violoncello e pianoforte), che “riscoprono” la Sonata in re minore di Gian Francesco Malipiero, scritta fra il 1907 e il 1908, a confronto con le più note Sonate per violoncello e pianoforte di Debussy e di Šostakovič.
Il 23 febbraio sarà la volta di Stefano Bruno (violoncello) e Giulia Loperfido (pianoforte) eseguire un raro Petrassi con il Preludio, Aria e Finale, a fianco della Sonata in sol minore op. 5 n. 2 di Beethoven.
Si prosegue il 15 marzo, quando la violoncellista Ludovica Rana, insieme alla pianista Maddalena Giacopuzzi, riscopre la Sonata in la minore di Alexander Zemlinsky, scritta dal compositore austriaco nel 1894 e sparita dai salotti e sale da concerto subito dopo la prima esecuzione; accompagnano Zemlinsky i primi due dei Lieder eines fahrenden Gesellen di Gustav Mahler (nella versione per i due strumenti) e la Romanza in fa maggiore op. 75 di Richard Strauss.
Conclude il 22 marzo il duo Niccolò Citrani (violoncello) e Simone Rugani (pianoforte) che affiancano ai Fünf Stücke im Volkston op. 102 di Schumann la Sonata op. 71 di Dmitrij Kabalevskij. Fra i più noti compositori sovietici, Kabalevskij scrisse la Sonata per il noto violoncellista Mstislav Rostropovič, che la eseguì per la prima volta insieme al compositore nel febbraio del 1962 a Mosca. Magistrale e avvincente, è articolata in tre movimenti alternando momenti malinconici, spettrali a grande virtuosismo tecnico.
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Gli autori da “riscoprire” coprono un arco temporale piuttosto ampio che abbraccia quasi un intero secolo: sono Gian Francesco Malipiero, Goffredo Petrassi, Alexander Zemlinsky e Dmitrij Kabalevsky, ai quali saranno accostati autori e brani molto più conosciuti, che fanno invece parte del repertorio tradizionale.
La rassegna si apre il 16 febbraio (tutti i concerti sono di venerdì alle ore 20) con le sorelle italoamericane Chiara e Valentina Kaufman (violoncello e pianoforte), che “riscoprono” la Sonata in re minore di Gian Francesco Malipiero, scritta fra il 1907 e il 1908, a confronto con le più note Sonate per violoncello e pianoforte di Debussy e di Šostakovič.
Il 23 febbraio sarà la volta di Stefano Bruno (violoncello) e Giulia Loperfido (pianoforte) eseguire un raro Petrassi con il Preludio, Aria e Finale, a fianco della Sonata in sol minore op. 5 n. 2 di Beethoven.
Si prosegue il 15 marzo, quando la violoncellista Ludovica Rana, insieme alla pianista Maddalena Giacopuzzi, riscopre la Sonata in la minore di Alexander Zemlinsky, scritta dal compositore austriaco nel 1894 e sparita dai salotti e sale da concerto subito dopo la prima esecuzione; accompagnano Zemlinsky i primi due dei Lieder eines fahrenden Gesellen di Gustav Mahler (nella versione per i due strumenti) e la Romanza in fa maggiore op. 75 di Richard Strauss.
Conclude il 22 marzo il duo Niccolò Citrani (violoncello) e Simone Rugani (pianoforte) che affiancano ai Fünf Stücke im Volkston op. 102 di Schumann la Sonata op. 71 di Dmitrij Kabalevskij. Fra i più noti compositori sovietici, Kabalevskij scrisse la Sonata per il noto violoncellista Mstislav Rostropovič, che la eseguì per la prima volta insieme al compositore nel febbraio del 1962 a Mosca. Magistrale e avvincente, è articolata in tre movimenti alternando momenti malinconici, spettrali a grande virtuosismo tecnico.
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