Istituto centrale per i beni sonori ed audiovisivi
Un luogo da scoprire
La Discoteca di Stato, ora Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi, venne istituita nel 1928 sulla base del primo fondo italiano di documentazione sonora che fin dal 1924 raccoglieva le testimonianze orali dei protagonisti della Grande Guerra. Nel 1939 le venne riconosciuta la funzione di archivio sonoro nazionale. Dopo il trasferimento, nel secondo dopoguerra, presso l'attuale sede, venne istituito l'Archivio etnico linguistico-musicale. Nel 1975 la Discoteca è passata alle dipendenze del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, ora Ministero della Cultura, con il compito di acquisire, documentare, conservare e divulgare il patrimonio sonoro nazionale e le fonti orali della storia italiana, nonché i documenti sonori di produzione internazionale di particolare interesse. Il patrimonio, incrementato grazie al deposito legale, comprende oltre 300.000 supporti tra rulli di cera, dischi, nastri, CD e video, oltre a una collezione di strumenti di riproduzione del suono della fine dell'Ottocento e dei primi decenni del Novecento.
La biblioteca possiede circa 13.000 volumi. I servizi al pubblico comprendono la consultazione dei cataloghi anche in rete e su CD-ROM, la consulenza e l'informazione sulle collezioni, l'ascolto e la visione dei documenti con otto postazioni multimediali indipendenti, la riproduzione dei documenti sonori. A partire dal 1994 il catalogo è consultabile tramite rete SBN o rete Internet.
Aperto su prenotazione lunedì, mercoledì e venerdì
Palazzo Mattei di Giove ROMA
icbsa.it