Daniele Gatti inaugura i Concerti d'autunno

con l'Orchestra Rai

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        Daniele Gatti inaugura i "Concerti d'autunno" giovedì 17 settembre alle 20.30 all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino, su un palcoscenico ampliato e rinnovato per eseguire in sicurezza tutto il repertorio sinfonico
        Un cartellone di concerti settimanali che si estende fino a dicembre, con grandi musicisti come Daniel Harding, Fabio Luisi, James Conlon, Beatrice Rana e Kian Soltani, anche in diretta su Radio3 e in streaming sul portale di Rai Cultura.

        Tornano i concerti dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino, con la partecipazione del pubblico, oltre che in diretta su Radio3, in streaming sul portale di Rai Cultura e anche in tv su Rai5. Prende il via giovedì 17 settembre alle 20.30 una serie di appuntamenti in serata unica, raccolti sotto il titolo di “Concerti d’autunno”, che proseguiranno fino alla fine dell'anno. Protagonisti alcuni dei più prestigiosi direttori d’orchestra di oggi, come Daniel Harding – al suo debutto sul podio dell’OSN Rai, che chiuderà il ciclo il 17 dicembre – Fabio Luisi, James Conlon, Ion Marin e Daniele Gatti, che inaugura il cartellone. Accanto a loro giovani ma già affermate bacchette come quelle di Robert Trevino e Michele Mariotti, e solisti come Beatrice Rana e Kian Soltani. 

        Tra i concerti anche due serate raccolte sotto l’ormai consueta etichetta di Rai NuovaMusica, che daranno spazio al repertorio contemporaneo, con la prima esecuzione assoluta di un nuovo concerto per pianoforte e orchestra di Francesco Filidei, commissionato dal Festival Milano Musica, e l’omaggio a un compositore come Bruno Maderna, di cui nel 2020 ricorre il centenario della nascita. Un altro omaggio nel centesimo compleanno sarà dedicato a Federico Fellini, con ben due concerti che riproporranno le colonne sonore dei suoi film più celebri.
        «Fare musica – dice il Direttore artistico Ernesto Schiavi – è per noi, oltre che una professione, una fisica necessità, che ci ha visti protagonisti di recente nella nostra bella sala purtroppo vuota, ma con numeroso pubblico che ci ha seguiti alla radio, in streaming e in tv. Ci mancava tanto la complicità con il pubblico dell’Auditorium della Rai, che torneremo a condividere nei prossimi incontri musicali. Per l’occasione abbiamo appositamente rinnovato e ampliato il palcoscenico, per permetterci di eseguire il nostro naturale repertorio con organici orchestrali adeguati, nel pieno rispetto della distanza di sicurezza tra i musicisti. Torniamo dunque – conclude Schiavi – a far musica insieme e dal vivo, e a trarre da essa profondi significati: la musica aiuta chi la esegue e chi l’ascolta, è un pensiero totale e organico, è esempio di rigore morale e di integrità, di interconnessione e integrazione, è un’indiscutibile e indispensabile espressione della nostra esistenza. È infine equilibrio, che purtroppo spesso manca, specialmente oggi. Buon ascolto a tutti!».
        Il primo appuntamento – giovedì 17 settembre alle 20.30 – vede protagonista Daniele Gatti, che torna sul podio dell’Orchestra Rai dopo i tre concerti del ciclo primaverile che l’hanno visto protagonista. Gatti è Direttore musicale dell’Opera di Roma e dell’Orchestra Mozart, ed è Consulente artistico della Mahler Chamber Orchestra. Ha ricoperto incarichi presso orchestre come quella del Concertgebouw di Amsterdam, dell’Accademia di Santa Cecilia, presso la Royal Philharmonic Orchestra e la Royal Opera House di Londra. I Berliner e i Wiener Philharmoniker, la Staatskapelle di Dresda, la Symphonieorchestrer des Bayerisches Rundfunk e la Filarmonica della Scala sono alcune delle istituzioni sinfoniche che dirige regolarmente. 

        Per il suo ritorno sul podio dell’Orchestra Rai propone un omaggio a Ludwig van Beethoven, del quale ricorre quest'anno il 250esimo anniversario della nascita. Il nome di Beethoven e la sua immensa e mai declinata popolarità sono legati indissolubilmente alle Nove Sinfonie: esse hanno assunto un valore quasi paradigmatico, come se rappresentassero, a un tempo, il riassunto dei tratti più noti della sua biografia e di quelli più significativi della sua arte. Ad eccezione della Nona, nascono lungo un arco di tempo piuttosto breve, fra il 1800 e il 1812: concentrazione particolare che spiega la qualità esemplare dell’esperienza sinfonica beethoveniana. Gatti propone la Sinfonia n. 4 in si bemolle maggiore op. 60 e la Sinfonia n. 7 in la maggiore op. 92, entrambe note per le definizioni che ne diedero due grandi compositori. Robert Schumann descrisse la Quarta come “una slanciata fanciulla greca fra due giganti nordici”, esaltandone la freschezza e l’eleganza rispetto alle inquietudini della Terza e della Quinta Sinfonia. Richard Wagner invece, definì la Settima come “l’apoteosi della danza”, ponendo l'accento sulla predominanza dell'elemento ritmico che pervade l'intera partitura.
        Dopo l’appuntamento del 17 settembre, Gatti tornerà a dirigere l’Orchestra Rai nell’ambito dei “Concerti d’autunno” giovedì 5 novembre 2020, proponendo una scelta di brani sinfonici dal Parsifal di Wagner e la Nona Sinfonia di Bruckner.
         
         
        Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai

        Daniele Gatti
        direttore

        Ludwig van Beethoven (1770-1827) 
        Sinfonia n. 4 in si bemolle maggiore, op. 60 (1806) 

        Adagio. Allegro vivace
        Adagio
        Allegro molto e vivace. Trio, un poco meno allegro
        Allegro ma non troppo

        Durata: 34’ ca.

        Ultima esecuzione Rai a Torino: 9 novembre 2017, Juraj Valčuha


        Ludwig van Beethoven 
        Sinfonia n. 7 in la maggiore, op. 92 (1812) 

        Poco sostenuto. Vivace
        Allegretto
        Presto
        Allegro con brio

        Durata: 36’ ca.

        Ultima esecuzione Rai a Torino: 5 aprile 2019, Fabio Luisi.
         


        Partecipano al Concerto:

        Violini primi
        *Alessandro Milani (di spalla)
        °Marco Lamberti
        °Giuseppe Lercara
        Antonio Bassi
        Lorenzo Brufatto
        Irene Cardo
        Aldo Cicchini
        Roberto D’Auria
        Patricia Greer
        Fulvia Petruzzelli
        Matteo Ruffo
        Elisa Schack

        Violini secondi
        *Roberto Righetti
        Valentina Busso
        Pietro Bernardin
        Roberta Caternuolo
        Alessandro Di Giacomo
        Rodolfo Girelli
        Paolo Lambardi
        Arianna Luzzani
        Isabella Tarchetti
        Carola Zosi

        Viole
        *Ula Ulijona
        Matilde Scarponi
        Giovanni Matteo Brasciolu
        Nicola Calzolari
        Giorgia Cervini
        Federico Maria Fabbris
        Riccardo Freguglia
        Greta Xoxi

        Violoncelli
        *Massimo Macrì
        Ermanno Franco
        Stefano Blanc
        Eduardo dell’Oglio
        Michelangiolo Mafucci
        Fabio Storino

        Contrabbassi
        *Francesco Platoni
        Silvio Albesiano
        Alessandra Avico
        Vincenzo Antonio Venneri

        Flauti
        *Giampaolo Pretto
        Paolo Fratini

        Oboi
        *Francesco Pomarico
        Franco Tangari

        Clarinetti
        *Luca Milani
        Graziano Mancini

        Fagotti
        *Andrea Corsi
        Cristian Crevena

        Corni
        *Ettore Bongiovanni
        Marco Peciarolo

        Trombe
        *Roberto Rossi
        Daniele Greco D’Alceo

        Timpani
        *Claudio Romano


        *prime parti
        °concertini



        Alessandro Milani suona un violino Francesco Gobetti del 1711 messo a disposizione dalla Fondazione Pro Canale di Milano.
         

        Il concerto è trasmesso in diretta su Radio3 per Il Cartellone di Radio3 Suite e su questa pagina del sito Rai Cultura.
        Riprese a cura del Centro di Produzione Rai di Torino.

        Programma di sala

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