Rossano Corradetti. Per non dimenticare
La Giornata degli Internati Militari Italiani
Si tratta di una pagina importante della storia italiana, purtroppo quasi dimenticata, che riguarda la schiavitù nei lager nazisti dopo l’armistizio di 716.000 militari italiani, 33.000 deportati politici (militari e civili) e 9.000 zingari ed ebrei d’Italia e dell’Egeo.
Gli italiani subirono conseguenze devastanti dall’Armistizio segreto dell’8 settembre con gli Alleati, che metteva fine alla guerra di aggressione e al regime fascista (fino alla costituzione della RSI nell’Italia Settentrionale). L’Esercito italiano, composto di circa 2.000.000 di soldati, colto di sorpresa, fu lasciato allo sbaraglio dal re e da Badoglio, oltre che da duecento generali in fuga, e si trovò esposto alla feroce rappresaglia nazista. Hitler aveva previsto il voltafaccia italiano e, dopo l’arresto di Mussolini il 25 luglio del 1943, aveva mandato in Italia nuove divisioni per occuparla e deportare nel Reich, alla prima occasione, i nostri militari come braccia da lavoro.
La Wehrmacht disarmò con l’inganno oltre un milione di militari italiani, ne catturò 810.000, la maggior parte dei quali, 716.000, venne deportata in 284 lager d’Europa. Si trattava dei soldati che si erano rifiutati di collaborare per coscienza, onore, lealtà e dignità, non potendo accettare un ritorno a casa disonorevole.
Gli IMI vennero sfruttati come schiavi, in miniere, fabbriche e campi o messi a scavare macerie e trincee, sempre sotto minaccia delle armi, tra violenze, degrado, fame, malattie non curate e i bombardamenti alleati. Le loro speranze di vita erano di pochi mesi, poiché lavoravano da settanta a cento ore alla settimana con un insufficiente consumo giornaliero di calorie. Finita la guerra nel 1945, gli IMI superstiti erano troppi e non facevano notizia come i partigiani, l’olocausto e l’A.R.M.I.R. e così il loro rimpatrio non venne sollecitato e si svolse in parte per iniziative del Vaticano o individuali. Così la stessa memoria degli IMI e del loro eroico sacrificio fu in qualche modo rimossa. La petizione presentata in Senato il 23 giugno 2021 da Rossano Corradetti si propone di ottenere che questi eroi della Resistenza italiana siano ricordati con l'istituzione della Giornata dell'Internato Militare Italiano.Questi militari italiani, catturati con l’inganno e senza quasi resistenza, vennero subito defraudati dai tedeschi del loro status naturale di prigionieri di guerra (KGF) e delle conseguenti tutele, e vennero marcati come internati militari, I.M.I. (una qualifica arbitraria non prevista dalle convenzioni internazionali) e considerati falsamente come disertori.
Rossano Corradetti, musicista, ha compiuto i suoi studi presso il Collegio Internazionale di Musica del Foro Italico istituito dal Conservatorio di Santa Cecilia di Roma. Tra i Maestri con cui si è formato figurano Neldo Lodi e Franco Ferrara. Ha partecipato all'edizioni di trasmissioni televisive quali: Domenica in, L'altra domenica, Cielo mio marito, Il barattolo, Sport in Concerto, Tutti insieme compatibilmente, Prix Italia, Jazz - Art Pepper, "Majakovskij", nel cinquantenario della morte, con Carmelo Bene dedicato al Presidente Sandro Pertini; musica per Film: Il cuore grande delle ragazze regia di Pupi Avati; colonna sonora di Lucio Dalla - Commento musicale "C'era una volta" di Rossano Corradetti; "Tre Film di Papà" Vittorio De Sica, musica di Manuel De Sica-consulente musicale Rossano Corradetti, ecc. Ha collaborato con Radio France. È stato Direttore Artistico del Premio Giordaniello per Compositori di Musica Sacra. Vanta numerose collaborazioni fra Poesia e musica e collaborazioni Rai con i Maestri Marcello De Martino, Pippo Caruso, Bruno Canfora, Sandro Blonksteiner, Gianni Ferrio, Fiorenzo Carpi, Bruno Nicolai. Ha conquistato importanti riconoscimenti: I 50 anni della Tv Rai 50°: “I marchigiani e la Tv” Rai Radio Televisione Italiana; Cesma Marche Roma; Conservatorio G. B. Pergolesi per l'insegnamento prestato; Cavaliere al merito della Repubblica Italiana conferito il 2.6.2010.
All'attività di docente presso il Conservatorio di Pesaro e Fermo ha alternato collaborazioni in qualità di Consulente Musicale presso il centro di produzione Rai TV di Roma.