Infinito

Infinito

Claudia Bianchi

Infinito
E’ un’infinità di tempo che non mangio una torta al cioccolato! Oggi in ufficio mi sono arrivate un’infinità di mail! “Odo stormir tra queste piante, io quello infinito silenzio a questa voce vo comparando…” Oppure: Ti amo all’infinito ed oltre. Oltre, sì, ma oltre cosa? Attenzione: “infinito” è una parola da usare con parsimonia per un matematico. 

Pensiamo a un numero grande. Molto grande. Per esempio il numero 1.070.000.000.000.000. Che secondo J. Barrow è una stima del numero di “pensieri” possibili che il nostro cervello può fare. Ovvero delle sinapsi. Grande sì, ma non infinito. Anzi ben poca roba per le potenzialità del nostro cervello. Che con quelle sinapsi può immaginare molto di più.


Riproviamo: googol (non quel GOOGLE) Il numero Googol è 10^100, ovvero un 1 seguito da 100 zeri, 101 cifre in tutto. Comparabile al numero di particelle elementari dell’universo visibile. O delle possibili partite a scacchi. Eccezionale potrei dire, ma di certo non infinito.

Tentiamo con qualcosa di più serio: (2^74.207.281)-1, il numero primo più grande finora individuato. Ben 22 milioni ci cifre. Calcolato dal professor Curtis Cooper, informatico della University of Central Missouri. Formidabile certo. Ma non infinito. 

In-finito ha un significato ben preciso, ci indica qualcosa che è non-limitato. Qualsiasi numero gigantesco a cui noi possiamo pensare, non sarà mai infinito. Ne esisterà sempre uno più grande. Basta aggiungere 1 per trovarlo. Così l’infinito rimane solo un limite a cui aspirare. Etereo, speciale e simbolico. 
Ce ne parla Claudia Bianchi, matematica.